Non spetta all’Ema la decisione sull’obbligo vaccinale. A chiarirlo è la stessa Agenzia europea del farmaco, che all’Adnkronos Salute ha commentato le parole del premier Mario Draghi, il quale nei giorni scorsi ha aperto alla possibilità di introdurre l’obbligo di vaccinazione. «La decisione su come somministrare le vaccinazioni è prerogativa delle istituzioni che guidano la campagna vaccinale in ogni Stato membro dell’Ue». Questi devono tener conto di diversi fattori, come la situazione epidemiologica locale, la diffusione del coronavirus, la disponibilità dei vaccini e le capacità del sistema sanitario nazionale. Per quanto riguarda invece la terza dose, per l’Ema bisogna fare una distinzione tra richiami per le persone che hanno un normale sistema immunitario e quelle che invece lo hanno indebolito.



In una nota diffusa il primo settembre dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), e sottoscritta dall’Ema, in virtù delle evidenze attuali, si definiva «non urgente la somministrazione di dosi di richiamo a individui completamente vaccinati nella popolazione generale».

“TERZA DOSE? DECISIONE ENTRO PROSSIME SETTIMANE”

Ma una distinzione su terza dose generalizzata e per immunodepressi è stata fatta dall’Ema anche ieri nella nota con cui informava di aver avviato la valutazione per l’uso di una dose di richiamo di Comirnaty, il vaccino sviluppato da Pfizer e BioNTech. A tal proposito, l’esito della valutazione dell’Agenzia europea del farmaco è atteso «entro le prossime settimane, a meno che non siano necessarie informazioni supplementari». Peraltro, ieri aveva annunciato di aver avviato una valutazione separata dei «dati della letteratura sull’uso di una terza dose aggiuntiva di un vaccino a mRna – Comirnaty o SpikeVax (il vaccino di Moderna, ndr) – in persone gravemente immunocompromesse».



Pur non ritenendo urgente la questione per la popolazione generale, l’Ema ha precisato di star valutando la richiesta di Pfizer «per garantire che siano disponibili prove a sostegno di ulteriori dosi, se necessario». Infine, chiariva che la consulenza sulla somministrazione resta prerogativa dei gruppi consultivi tecnici nazionali sull’immunizzazione (Nitag) che guidano le campagne vaccinali in ogni Stato membro Ue, per questo motivo mentre l’Ema valuta i dati sulla terza dose, questi possono già valutare piani preparatori.

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