: la conduttrice radiofonica ed ex vocalist, nata all’anagrafe come Morwenn Moguerou, è stata una delle ospiti della nuova puntata di “Venus Club”, il talk show al femminile in onda su Italia 1 e condotto da Lorella Boccia. “Non ricordo la prima volta: fin da piccolissima ho subito maltrattamenti e pressioni psicologiche” comincia a proposito dei noti episodi di violenza, con le botte ricevute dalla madre; poi Ema spiega che semplicemente da piccola sono sempre mancati a casa abbracci, sorrisi e pacche sulle spalle. “Forse sono stata io a scombussolare la famiglia” ricorda, a proposito del padre che andò via dopo la sua nascita. “A volte ho pensato che stavo per morire: ricordo gli incitamenti al suicidio” continua la Stokholma prima di passare alla fuga da casa a soli 15 anni.
“Io sono cresciuta con la consapevolezza che non c’era un posto sicuro: dovunque andavo poteva succedere” ha confessato nel corso dell’ospitata (a questo link la puntata completa, NdR) a proposito delle botte ricevute. Ma se nella sua vita è sempre mancata quella figura materna, un’altra figura femminile l’ha aiutata molto. “Andrea Delogu? Ci siamo conosciute perché facevo la vocalist e lei la dj: eravamo un duo e abbiamo girato l’Italia suoi regionali, ci siamo parlare e per la prima volta ho conosciuto una persona che mi chiedeva le cose senza timore e senza giudicarmi” ha detto Ema, prima di tornare sul suo ‘periodo londinese’ e lo sbandamento avuto: “Lì ho avuto un altro momento pazzo: in Italia facevo la modella e la cameriera ma non stavo bene, allora ho voluto toccare il fondo vivendo per strada a Londra… Mi sono lasciata andare in situazioni pericolose” ha confessato parlando della ricerca del limite di sopravvivenza, tra sigarette raccolte da terra e il cercare cibo nella spazzatura. “Poi, davanti a un bivio, mi sono detta che dovevo tornare a Roma: farmi un mazzo tanto e provare a vivere …”. (agg. di R. G. Flore)
La lunga confessione nella puntata di “Venus Club”
Ema Stokholma
, ospite dell’ultima puntata di Venus, il programma di Lorella Boccia trasmesso in seconda serata su Italia 1, racconta la difficile infanzia vissuta accanto alla madre. La conduttrice radiofonica ha spesso parlato del difficile rapporto con la madre scrivendo anche un libro dal titolo “Per il mio bene” in cui racconta tutta la sua storia. Nel salotto di Lorella Boccia, la Stokholma aggiunge ulteriori dettagli a quel periodo che avrebbe dovuto vivere in totale spensieratezza. “I miei primi ricordi sono violenti. Non ricordo un abbraccio, un sorriso, una pacca sulla spalla. Mi ricordo solo botte, insulti e umiliazioni. Faceva parte della quotidianità. Anche mio fratello veniva maltrattato come me. È stata la mia nascita a scombussolare la famiglia. Mia madre era incinta quando mio padre se ne è andato. Il dolore, la disperazione e la solitudine l’hanno fatta impazzire”, ha raccontato Ema Stokholma.
Ema Stokholma: “Pensavo di morire quando mi picchiava”
E’ un racconto doloroso quello di Ema Stokholma che, nel salotto di Venus, si è raccontata senza filtri. La conduttrice radiofonica, pensando alla sua infanzia, ammette di aver avuto anche paura di morire. “A volte ho pensato di stare per morire. Mi metteva la testa sotto l’acqua, nel water, mi incitava a suicidarmi. Mi è capitato che mi portasse su un ponte dicendomi di buttarmi da sola altrimenti lo avrebbe fatto lei”, ha aggiunto la Stokholma che, per esorcizzare il dolore ha dovuto lavorare su se stessa. Ema, infatti, ha seguito un percorso di analisi e ha scritto un libro raccontando la sua storia e tirando fuori tutto il dolore che portava dentro.