Ema Stokholma, bellissima, tatuata e con un fisico perfetto, racconta il coraggio di “una donna che si è fatta da sola e di una bambina che è cresciuta troppo in fretta”. Una storia che la Stokholma ha deciso di raccontare nel libro “Per il mio bene” sulla cui copertina c’è una foto di famiglia. “Siamo io e mio fratello in un luogo in cui andavamo a fare passeggiate in famiglia che, non sempre finivano bene“, racconta a Vieni da me. In un momento di grande popolarità, Ema Stokholma ha deciso di rendere pubblica la sua storia privata. “Non ho pensato al momento lavorativo perchè non mi sento mai arrivata. Ho sentito la notizia di un bambino, morto in casa, sotto le botte del patrigno e quando ho letto i commenti sui social, ho deciso di raccontare la mia storia perchè sono storie comuni dietro le quali ci sono i genitori che non stanno bene, vicini che fanno finta di niente e maestre che non fanno nulla”, confessa la conduttrice radiofonica.
EMA STOKHOMA: “IO E MIO FRATELLO DIVISI DAL DOLORE”
Ema Stokholma è cresciuta solo con la madre e il fratello: “Mio padre sparisce quando mia madre era mi aspettava e mio fratello aveva già tre anni. Mia madre mi ha raccontato che tra i due c’è stato un colpo di fulmine”, ricorda Ema. “Io credo che mia madre non stesse bene. Non c’è mai stato un aiuto psicologico, una diagnosi. A lei dava fastidio anche la mia fisicità, il mio respiro. Le dava fastidio il rumore che facevo quando mangiavo, la voce, il disegno che avevo fatto in quel momento. io scappavo perchè non riuscivo a parlare con lei perchè mi sembrava che lei non capisse”, aggiunge. Il dolore ha diviso per diverso tempo Ema e il fratello. “Quando lei picchiava mio fratello, io tiravo un sospiro di sollievo perchè sapevo che per due o tre giorni mi avrebbe lasciata in pace”, racconta la conduttrice. “Io odiavo mia madre, non ho mai provato amore nei confronti di mia madre. Non ricordo un abbraccio, una carezza”, confessa a Caterina Balivo la Stokholma che oggi ha perso la madre. “Ho superato tutto, oggi ho degli amici fantastici che mi danno l’amore che mi è mancato da piccola”, conclude.