Giungono notizie positive da Israele in merito al vaccino Pfizer. Così come annunciato nelle scorse settimane dalla stessa azienda farmaceutica americana, il siero è risultato altamente efficace dopo la seconda dose, in quanto solo lo 0.04% delle persone che hanno ricevuto la doppia dose hanno contratto il covid, esattamente 371 israeliani su 715.425. Stando alla Pfizer l’efficacia del vaccino è pari al 95%, ma i numeri di cui sopra forniti dal ministero della salute israeliano sembrano di fatto confermarla se non addirittura superarla. Altri dati positivi giungono dal fondo sanitario del Maccabi, secondo cui 248mila persone sono state vaccinate e di queste solo 66 sono state infettate dal virus, per la maggior parte over 55 e con patologie preesistenti.
Quei pochi che si sono infettati, comunque, hanno fatto il covid con una forma molto lieve e nessuno è stato ricoverato in ospedale. Inoltre, come scrive Il Corriere della Sera stamane, sono emersi 8.250 nuovi casi di covid nel gruppo di controllo di circa 900.000 persone: “Coloro che non erano stati vaccinati hanno avuto una probabilità 11 volte maggiore di contrarre il virus (efficacia del 92%)” e ciò farebbe “supporre una protezione conferita dal vaccino dalla malattia, ma anche dal virus stesso”.
EMA: “VACCINO PFIZER SICURO, NESSUN COLLEGAMENTO CON ANZIANI MORTI”
Israele è la nazione che meglio si è mossa finora ad ora in ambito vaccinazioni, ed ha già somministrato a 2.8 milioni di persone la prima dose, circa il 30% della popolazione, e di questi, circa un milione e mezzo ha già ricevuto anche la seconda dose. La media è di 200mila vaccinazioni al giorno, e vengono vaccinati anche gli studenti di età compresa fra i 16 e i 18 anni. A conferma della bontà del vaccino Pfizer anche le parole dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, che parla di vaccino “sicuro” e che “non presenta nuovi effetti collaterali”. Il comitato di esperti dell’Agenzia dell’Ue ha inoltre analizzato alcuni casi di decessi avvenuti fra anziani dopo la somministrazione del vaccino, spiegando che “i dati non hanno mostrato un collegamento dei decessi alla vaccinazione con Comirnaty e che i casi non sollevano problemi di sicurezza”.