L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha avviato una valutazione accelerata del richiamo del vaccino Johnson&Johnson contro il Covid-19 per coloro che hanno almeno 18 anni sulla base dei dati presentati dalla società produttrice. I risultati dell’analisi, secondo quanto si legge in un comunicato, verranno annunciati “entro poche settimane a meno che non siano necessarie informazioni supplementari”.



Il fascicolo presentato da Janssen include, in particolare, “i risultati su oltre 14mila adulti che hanno ricevuto una seconda dose di vaccino Covid o un placebo a 2 mesi di distanza dalla dose iniziale”. I dati relativi agli ultimi studi clinici, in base a quanto annunciato dall’azienda, “un’efficacia del 100% contro le forme gravi di Covid-19 dopo la somministrazione di due dosi e del 75% dopo una singola dose”. Attualmente in Europa il vaccino in questione è autorizzato soltanto come monodose ed in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, soltanto per le fasce di età più adulte.



Ema valuta richiamo vaccino Johnson&Johnson su over 18: le ipotesi sulla seconda dose

Nei mesi scorsi si era già ipotizzato di somministrare la seconda dose a coloro che avevano ricevuto il siero monodose prodotto da Janssen, in quanto si riteneva che l’immunità data da quest’ultimo potesse essere minore rispetto a quella di sieri come il Pfizer/Biontech o il Moderna. È per questa ragione che si era pensato di effettuare il booster con un vaccino a mRna. L’ipotesi in questione, tuttavia, nelle scorse settimane è passata in secondo piano.

L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha infatti recentemente avviato una valutazione accelerata del richiamo del vaccino Johnson&Johnson contro il Covid-19, per cui non è da escludere la possibilità che il booster venga fatto con il medesimo siero. I diretti interessati, per scoprirlo, tuttavia, dovranno attendere ancora qualche settimana. L’azienda, intanto, ha rassicurato che “i dati dimostrano che la risposta anticorpale del vaccino è robusta per otto mesi”.