Continua a tenere sulle spine il caso di Emanuel Marino, giovane 31enne della provincia di Asti misteriosamente scomparso lo scorso 27 luglio. Sul caso torna oggi la trasmissione di Rai3, Chi l’ha visto, con un nuovo appello rivolto al pubblico televisivo. Della sparizione del ragazzo, che come riferisce il quotidiano La Stampa soffre di schizofrenia, il programma di Federica Sciarelli si era già occupato nelle passata settimane.



L’allarme era stato lanciato dalla sorella del ragazzo, Chiara, la quale aveva denunciato la sparizione di Emanuel ai carabinieri di Villanova d’Asti. Sin da subito erano partite le operazioni di ricerca che avevano visto il coinvolgimento di vigili del fuoco e volontari della protezione civile, insieme all’impiego di droni ed elicotteri. Le ricerche si erano spinte fino al 10 agosto scorso quando, in seguito ad un summit in prefettura, si era deciso di interrompere le operazioni. Al momento della sua scomparsa Emanuel indossava una maglia gialla con un numero rosso, jeans scuri, scarpe nere e occhiali da sole a specchio. La sorella aveva lanciato, preoccupata, il suo appello: “Se qualcuno sa dove si trova mio fratello deve parlare. Probabilmente gli è successo qualcosa”, aveva detto.



Emanuel Marino scomparso, segnalazioni e telefonate: è giallo

Dal giorno della sua scomparsa, la sorella non ha mai smesso di cercare Emanuel Marino. Tante le segnalazioni di avvistamento le quali avevano ridato speranza nella donna. Un vicino di casa di Buttigliera lo aveva visto allontanarsi verso Poirino, mentre segnalazioni del ragazzo sono giunte anche da Villanova, Chieri e Torino, dove la sorella vive con il compagno. Le speranze sei familiari si sono aggrappate proprio su queste ultime segnalazioni. Nelle passate settimane, come spiega La Stampa, una donna aveva chiamato la madre passandole il ragazzo al telefono: “Sei Emanuel? Sono la mamma, sei tu?”, aveva detto Maria Teresa. Lui aveva risposto di no ma la donna avrebbe riconosciuto la voce del figlio.



Proprio la madre aveva lanciato un appello alle telecamere di Chi l’ha visto: “Rispettiamo la tua eventuale scelta ma vogliamo sapere. Stiamo tutti male, anche i nonni e gli zii. Ti stiamo aspettando, ti prego vieni a casa”. Prima della scomparsa nulla sembrava turbare Emanuel, che si sarebbe allontanato portando con sé il portafoglio ed il telefono – poi spento poche ore dopo – ma non i medicinali. La famiglia ha spiegato: “Probabilmente Emanuel si è perso ed è confuso, dato che non ha con sé i farmaci. Infatti, prima che si spegnesse il suo telefono, quel maledetto 27 luglio ci aveva risposto, dicendo però di essere ogni volta in un posto diverso”.