Emanuela Folliero avrebbe potuto partecipare al Grande Fratello Vip, ma ha deciso di rifiutare la proposta ricevuta. «Ho pensato al mio adolescente, Andrea, e al suo giudizio. Quando entriamo nei negozi dove c’è musica e ballo lui mi fulmina: “mamma, no!”». La conduttrice ne parla al Corriere della Sera, ripercorrendo le tappe della sua carriera, ma anche raccontando questa nuova fase della sua vita. «Tre anni fa ho concluso il contratto con Rete 4, ma è una stagione della mia vita che è terminata in modo positivo e ora sono più libera: prima avevo un’esclusiva e nessuno mi chiamava. Ora lavoro anche in Rai».



Non le manda a dire Emanuela Folliero, come quando parla di come vanno le cose in televisione in Italia: «Credo di essere una donna troppo giovane per avere un programma tutto mio». Non le manca la schiettezza anche quando parla delle molestie subite: «A un casting mi chiesero di spogliarmi nuda. Risposi: “Non sono venuta dal dottore” e me ne sono andata, non prima di aver avvisato le altre che aspettavano fuori dalla porta. Ma sono entrate lo stesso». Inoltre, diceva di avere un papà avvocato, così cambiava l’approccio nei suoi confronti.



“QUANDO INCONTRAI BERLUSCONI, MI DISSE…”

Emanuela Folliero ha cominciato come modella grazie a Paul Qualley, marito di Andie MacDowell. Poi è arrivata la televisione. «Non volevo fare la modella ma neppure la valletta: l’ho fatta per un breve periodo a Ok! Il prezzo è giusto. Poi però l’ho anche presentato». Rifiutare era rischioso, ma voleva alzare l’asticella, poi è arrivata la chiamata per sostituire Cinzia Lenzi, che faceva la pendolare da Firenze a Milano. «Mi hanno detto che ero stata scelta proprio da Berlusconi». Ma non per la sua bellezza: «Per il sorriso rassicurante e lo strabismo di Venere. Non per le tette: avevo una camicia a fiorellini abbottonata, con le maniche a sbuffo». Su Silvio Berlusconi però svela: «L’ho incontrato per la prima volta a Segrate, veniva in mensa e si metteva a raccontare le barzellette e a distribuire i pasti: “Folliero ma non le ho mai fatto la corte? Ah no? Perché?”». Non sono mancati gli incidenti di percorso, come quando le suggerirono il Paolo Limiti Show per la prima serata Rai. «“Tanto hai il paracadute, torni in Mediaset quando vuoi”: mi hanno messo a fare la valletta. E quel paracadute non si apriva più…». Emanuela Folliero è stata protagonista anche di un calendario: «Avevo 38 anni, non ne volevo sapere. Poi mi hanno dato una pila di libri dei più grandi fotografi e sono andata anche a guardarmi le pornostar, per capire le posizioni. Quando l’ho visto in edicola ho pensato: “non lo comprerà nessuno”. Abbiamo dovuto ristampare». Eppure, non mancarono le critiche: «Alfonso Signorini mi ha detto che con gli stivali bianchi sembravo “da Nomentana”».



“DONNE INDIFESE? MI È CAPITATO DI TUTTO MA…”

Ora invece il nudo sembra non essere più ammesso. «Una forma eccessiva di protezione delle donne: suona come l’ammissione di essere indifese. A me è capitato di tutto, da quello in ascensore che ha aperto il cappotto al tipo che si strusciava sul tram 90. Una volta mi sono buttata giù dall’auto con l’autostop perché stava finendo male: certo, queste cose non devono più succedere», spiega Emanuela Folliero al Corriere. Riguardo il suo futuro, ha rivelato che l’8 marzo registrerà una puntata di Celebrity Chef con Alessandro Borghese, insieme a Patrizia Rossetti. «L’idea mi diverte molto». Poi svela cosa si rimprovera: «La pigrizia: sono una che non va alle feste e agli eventi, mi fa una fatica furibonda. E nel mio ambiente, per lavorare, tocca fare salotto». Infine, non poteva mancare un riferimento alla morte di Maurizio Costanzo: «Inaspettata. Quando andavo a Roma passavo a trovarlo. L’ultima volta mi ha regalato una delle sue tartarughine portafortuna. Era sempre generoso, anche con le parole: quando gli chiedevano chi fossero le conduttrici che meritavano qualcosa in più, citava me». Da lui aveva ricevuto molti consigli: «Quando facevo Stranamore mi diceva di inviargli le storie degli ospiti, così poteva suggerirmi il modo migliore per esporle».