Più di un anno fa, Emanuela Folliero era andata ufficialmente in pensione. Dopo ventotto anni di onorata carriera come annunciatrice di Rete 4, si era congedata dal suo pubblico, entrando nella storia come l’ultima “signorina buonasera” della storia della Tv. “Con me”, disse, “si è estinta la specie delle annunciatrici, mi sento un po’ come un Tyrannosaurus Rex”. Una battuta che suonava come un addio alla Tv. E invece, dopo quasi un anno sabbatico in cui la Folliero si è dedicata all’amore, sposando Giuseppe Oricci, suo compagno dal 2008, è tornata alla grande in video. Da settembre conduce una rubrica sentimentale all’interno del programma di Bianca Guaccero “Detto Fatto”, su RaiDue. E dal 25 novembre la vedremo di nuovo tutte le mattine anche su Rete 4 con il programma culinario “Sai cosa mangi?”. “Cucinerò assieme allo chef stellato napoletano Francesco Sposito”, racconta la diretta interessata a Grand Hotel. “Prepareremo le ricette della tradizione culinaria italiana. Mi diverto da matti, cucinare è il mio antistress. Non mi piace fare sport, quindi quando devo scaricarmi dopo una giornata pesante mi metto ai fornelli”.
Emanuela Folliero torna in TV dopo l’anno sabbatico
Oltre alla cucina, Emanuela Folliero sa gestire bene gli affari di cuore: nel 2005 ereditò da Alberto Castagna il programma “Stranamore”, che condusse fino al 2009. “Sono sempre stata un po’ un Cupido per i miei amici single. Adesso in Tv mi piace fare la “dea dell’amore” con i giovani, che non sono più abituati agli appuntamenti tradizionali, ai colpi di fulmine… oggi tutto avviene su Internet”. Lei come l’ha incontrato il suo amore? “E’ stata una folgorazione. Ero in vacanza in Sardegna, single e per nulla intenzionata a trovarmi un fidanzato. A un certo punto vedo quest’uomo magnifico, con i muscoli scolpiti e penso: “beh, quasi quasi una storiella… La “storiella” è durata undici anni”. Qualche giorno fa hanno festeggiato il primo anniversario di nozze. “Abbiamo organizzato una bellissima festa nella nostra famiglia allargata, con mio figlio Andrea, suo figlio Alessandro. E poi i nonni, ovvero mia madre e i genitori di Pino. In fondo sono stati loro a insistere tanto perché ci sposassimo”.