NUOVO PROCESSO SPORTIVO PER EMANUELA MACCARANI

Da rifare il processo sportivo contro l’allenatrice delle farfalle azzurre Emanuela Maccarani e la sua assistente Olga Tishina. Lo ha deciso la procura generale del Coni, riaprendo così il caso degli abusi nella ginnastica ritmica che si è aperto dopo le denunce di Anna Basta e Nina Corradini. Le ginnaste le accusano di maltrattamenti e sostengono di aver subito umiliazioni quando frequentavano l’Accademia di Desio, il centro dove si allena la Nazionale della ginnastica ritmica, di cui Emanuela Maccarani è la responsabile tecnica.



Lei e la sua assistente erano finite al centro di due inchieste, una aperta dalla giustizia ordinaria, l’altra da quella sportiva. La prima non è ancora chiusa, perché c’era stata richiesta di archiviazione nell’agosto scorso da parte della procura di Monza, ma i legali delle due ragazze hanno presentato opposizione e venerdì scorso c’è stata l’udienza per ascoltare le ragioni delle due atlete, quindi la decisione del gup è prevista entro la fine del mese. Dunque, non è ancora chiaro se ci sarà un processo per quanto riguarda la giustizia ordinaria, mentre c’è stato quello per la giustizia sportiva, conclusosi nel settembre dell’anno scorso.



COME SI ERA CONCLUSO PROCESSO SPORTIVO

Per Olga Tishina il processo sportivo è terminato con l’assoluzione, nei fatti anche per la ct Emanuela Maccarani, visto che aveva ricevuto solo una specie di richiamo formale, un’ammonizione che non ha comportato alcune conseguenze per lei.

Le indagini si erano chiuse senza prove di comportamenti vessatori nei confronti delle due ginnaste e che il comportamento dell’allenatrice nei confronti in particolare di Anna Basta era dettato da un affetto eccessivo, perché voleva portarla alle Olimpiadi. Dunque, sono state accolte le richieste della procura federale.



NOMINATI DUE PROCURATORI ESTERNI

Ma ora il pg del Coni, Ugo Taucer, riapre il caso, stabilendo che il procedimento sportivo va rifatto, alla luce degli elementi che sono recentemente emersi, per i quali si dubita che il processo si sia tenuto in modo equo.

Nel corso dell’inchiesta giudiziaria è emerso che sarebbero state privilegiate solo alcune testimonianze, quelle favorevoli all’allenatrice Emanuela Maccarani, ma si tratta di una circostanza emersa con la pubblicazione da parte del Corriere di alcune intercettazioni che avvaloravano la tesi di una possibile manipolazione del processo sportivo. In merito alle parole che il responsabile delle indagini sportive Michele Rossetti ha usato nei confronti delle due ex farfalle, la commissione di garanzia della Federazione di ginnastica ha aperto un’inchiesta.

Invece, per questo nuovo processo sportivo sono stati nominati due procuratori esterni, visto che la procura della Federginnastica si è astenuta dal sostenere l’accusa in virtù appunto del comportamento di Rossetti.