Due nuovi consulenti in commissione parlamentare d’inchiesta per contribuire alle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le due 15enni mai ritrovate dopo la sparizione misteriosa avvenuta nel 1983. La notizia è stata data da Fabrizio Peronaci sul Corriere della Sera, e riporta i nomi di due carabinieri del Ros, Michele Ettorre e Giuseppe Andrisano, entrambi effettivi al Reparto crimini violenti del Raggruppamento operativo speciale dell’Arma.



I loro profili si aggiungono dunque a quelli di altri esperti incaricati per approfondire i gialli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le cui sorti ancora oggi sono avvolte da una fitta cortina di mistero. Stando a quanto riferito da Peronaci, quella di nominare i due militari non sarebbe una scelta casuale anche alla luce del taglio investigativo assunto dai lavori della bicamerale di inchiesta. Una decisione che sembrerebbe frutto di una sorta di “necessità” per vincere la presunta reticenza di alcuni dei soggetti finora sentiti.



Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: verso nuove audizioni, forse anche Marco Accetti e un’amica della 15enne vaticana

Il lavoro della commissione parlamentare d’inchiesta si sarebbe scontrato con i diversi “non ricordo” di testimoni o presunti tali che, a 41 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, sono considerati in qualche modo potenzialmente interessanti.

Il contributo dei due carabinieri del Reparto crimini violenti del Ros andrebbe inquadrato proprio in questo senso: irrobustire l’attività istruttoria in vista dell’audizione di persone che potrebbero aver avuto un ruolo nelle due vicende. Tra i soggetti che potrebbero essere convocati a breve, Marco Accetti, il fotografo autoaccusatosi del rapimento di Emanuela Orlandi e ritenuto – sulla base di una nuova serie di analisi foniche -, compatibile con il telefonista misterioso noto come “l’Americano” e con l’uomo la cui voce è impressa sul lato A della “cassetta delle sevizie” per la rivendicazione del sequestro.



Secondo quanto riportato dallo stesso quotidiano, le audizioni riprenderanno il 19 settembre prossimo e sarebbe stata convocata anche un’amica di Emanuela Orlandi, Gabriella Giordani. Il suo nome, ricostruisce Peronaci, sarebbe stato scritto a penna su uno spartito fatto trovare nel settembre 1983 dai sequestratori come prova del loro contatto diretto con la 15enne vaticana scomparsa. Un altro elemento importante è che sarebbe stata proprio l’utenza telefonica della casa di Gabriella Giordani ad essere contattata da un “portavoce” nel 1984, dopo mesi di silenzio, per chiedere la scarcerazione dell’attentatore del Papa, Ali Agca, in cambio del rilascio di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.