Una istanza urgente in Vaticano è stata depositata dai familiari di Emanuela Orlandi, la ragazza misteriosamente scomparsa il 22 giugno 1983. Nell’istanza, firmata dal legale della famiglia, l’avvocato Laura Sgro’, viene chiesto di sentire “con urgenza” lo scrittore ed ex magistrato Giancarlo Capaldo, autore del libro “La ragazza scomparsa” ispirato alle vicende del sequestro Orlandi. Capaldo si è occupato del caso per quattro anni, dal 2009, durante il ruolo di magistrato presso la procura di Roma.



Proprio l’avvocato Sgro’, sentito da Adnkronos ha dichiarato: “Chiediamo che venga ascoltato in merito alle dichiarazioni, che noi riteniamo gravissime, fatte da Capaldo in occasione della presentazione del suo libro”. Nelle sue dichiarazioni, prosegue il legale, lo scrittore avrebbe fatto riferimento “ad alti funzionari dello Stato Vaticano che si sarebbero resi disponibili per trovare una soluzione per il ritrovamento del corpo di Emanuela”. L’intento, tramite l’istanza depositata, è ora quello di sapere chi siano queste persone e come facevano a conoscere informazioni sui presunti resti. “L’indagine è ancora aperta e questo aspetto merita di essere chiarito”, ha concluso l’avvocato della famiglia Orlandi.



Emanuela Orlandi, istanza urgente in Vaticano dopo dichiarazioni di Capaldo

Nel suo libro lo scrittore ed ex magistrato Giancarlo Capaldo aveva parlato di “un incontro col Vaticano che aveva come oggetto la richiesta di trovare un sistema per non mantenere l’attenzione della stampa in modo negativo sul Vaticano. Nelle sue dichiarazioni, come ribadito dai familiari della famiglia della ragazza scomparsa, “Si lasciò intendere al magistrato che i suoi interlocutori fossero a conoscenza di dove fossero i resti di Emanuela”.

Capaldo ha raccontato in merito, come riferisce RaiNews: “Il Vaticano mi chiese un incontro che aveva come oggetto la richiesta di trovare un sistema per non mantenere l’attenzione della stampa in modo negativo sul Vaticano. In quella occasione chiesi la possibilità del rinvenimento del corpo di Emanuela Orlandi o almeno di sapere, di conoscere la sua fine. Dal Vaticano si mostrarono disponibili e mi dissero: “Le faremo sapere””. Dichiarazioni, queste, gravissime a detta del legale della famiglia Orlandi.