Nel 2012, il Vaticano sentì il maestro di Emanuela Orlandi, monsignor Valentino Miserachs Grau, docente canto corale della scuola di musica “Tommaso Ludovico da Victoria” frequentata dalla 15enne scomparsa il 22 giugno 1983 e mai ritrovata. Lo avrebbe confermato lui stesso in audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta attivata sul caso della cittadina vaticana e della coetanea Mirella Gregori la cui sparizione, anch’essa irrisolta, avvenne nel maggio dello stesso anno sempre a Roma.



Fui interrogato dal capo della Gendarmeria vaticana, Domanico Giani questo un passaggio del racconto del prelato riportato dall’Ansa – non so se oltre me è stato chiamato qualcuno però io fui convocato dal capo della Gendarmeria“.

Il maestro di Emanuela Orlandi: “Papa Benedetto XVI voleva far luce”

Secondo quanto riportato dalla stessa agenzia di stampa, il maestro di Emanuela Orlandi avrebbe dichiarato che al momento della sua audizione in Vaticano, nel 2012, “c’era anche l’assessore della Segreteria di Stato e qualche altro gendarme“.



Questo perché, a suo dire, il Pontefice in persona si era mosso per proseguire nell’indagine. “Papa Benedetto XVI – avrebbe precisato monsignor Miserachs Grau voleva far luce sulla questione“. Stando a questa ricostruzione degli eventi, Ratzinger si sarebbe quindi interessato particolarmente alla vicenda di Emanuela Orlandi e avrebbe sollecitato approfondimenti durante il suo papato. Quella di monsignor Valentino Miserachs, riporta Il Corriere della Sera, è la seconda audizione di un religioso in Commissione dopo padre Federico Lombardi, ascoltato lo scorso 1° agosto. Secondo la ricostruzione del quotidiano, sarebbe una delle ultime persone ad aver visto Emanuela Orlandi quel 22 giugno, prima della scomparsa avvenuta all’uscita di scuola, e avrebbe parlato per la prima volta in un contesto ufficialmente ispettivo (quale quello della Bicamerale) proprio poche ore fa perché, scrive Fabrizio Peronaci sul Corriere, “la magistratura italiana, stranamente, non lo ha mai sentito” sul caso.