Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: riprendono dopo la pausa natalizia i lavori della commissione parlamentare d’inchiesta sui due casi di scomparsa irrisolti dal 1983. Il prossimo step sarà l’audizione dell’unico religioso indagato nei 41 anni trascorsi dai fatti, monsignor Piero Vergari, poi prosciolto.
Si tratta dell’ex rettore della basilica di Sant’Apollinare nei cui sotterranei fu destinata una sepoltura a Enrico De Pedis, ex boss della Magliana coinvolto nelle indagini sulla sparizione della cittadina vaticana 15enne. Come ricostruisce Il Corriere della Sera, Vergari fu iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma nel 2012, nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm Giancarlo Capaldo sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, per l’ipotesi di concorso in sequestro di persona aggravato dalla morte dell’ostaggio. Come lui Marco Accetti, il presunto telefonista “Americano” che consegnò il flauto della minorenne alla famiglia dopo il rapimento, Sabrina Minardi, ex di Enrico “Renatino” De Pedis, e Sergio Virtù, presunto autista di quest’ultimo.
Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, riprendono i lavori della bicamerale di inchiesta
I lavori della bicamerale di inchiesta sui gialli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori riprenderanno il 9 gennaio proprio con monsignor Piero Vergari, atteso in audizione davanti ai membri della commissione. Il sacerdote oggi ha 88 anni e, spiega il giornalista Fabrizio Peronaci sul Corriere, fu l’unico esponente della Chiesa a finire indagato per il caso della 15enne vaticana scomparsa il 22 giugno 1983 a Roma.
Sotto i riflettori, il presunto rapporto d’amicizia stretto con l’ex boss della banda della Magliana, Enrico De Pedis detto Renatino, quando quest’ultimo era detenuto a Rebibbia. Stando alla ricostruzione di Peronaci, sarebbe stato lo stesso don Vergari a intercedere presso il cardinale Ugo Poletti per far avere a De Pedis una tomba a Sant’Apollinare.