Pietro Orlandi: “Abbiamo chiesto una Commissione d’Inchiesta Parlamentare”

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, cittadina vaticana scomparsa nel 1983, ha chiesto l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta Parlamentare per trovare la verità su quanto accaduto alla sorella: “È stata chiesta una Commissione d’Inchiesta Parlamentare. Mi auguro che i politici firmano la richiesta, la verità non ha colore politico. Ci sono gli elementi per aprire una Commissione, troppi elementi che riguardano lo Stato Vaticano e italiano che hanno avuto un comportamento non sempre troppo chiaro”.



Nei giorni scorsi, alla famiglia Orlandi è arrivata una lettera da parte di Ali Agca, attentatore di Wojtyla, che ha raccontato la “propria verità” a Pietro. Secondo l’uomo, Emanuela sarebbe viva, segregata in un convento. Pietro Orlandi racconta: “Alì Agca dà la responsabilità al Vaticano ma il problema è che non offre riscontro. Ognuno può dire la propria ma ci deve essere una prova, un riscontro. Ci sono tante persone che raccontano ma non portano un briciolo di prove. Ci vorrebbe un magistrato serio che convochi queste persone. La gente non può alzarsi la mattina e raccontare delle verità non provate. Ovvio che quando mi dicono che Emanuela è viva mi apro completamente a quella persona”.



Pietro Orlandi: “Ho un contatto con una persona importante”

Pietro Orlandi spiega che “L’appuntamento è per martedì alle 14 presso la Sala Stampa della Camera. Bisogna vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. L’importante è che si possa aprire questa Commissione. Non so quante firme servano ma faccio un appello a tutti i Parlamentari. Non è importante tanto per la scomparsa di una persona, che è gravissimo ma più per la famiglia, ma in questo caso è diverso. Dobbiamo capire quello che c’è intorno a questi 40 anni, i depistaggi… Gli apparati italiani non sempre sono stati chiari, ci sono state manomissioni nelle prove. Il riconoscimento della voce di Emanuela da parte degli analisti del Sismi, ad esempio… Mentre a noi dicevano che era un mitomane”.



In chiusura, arriva la rivelazione di Pietro Orlandi: “Ci sono tante situazioni nuove che stiamo affrontando anche con l’avvocato. Io non lo volevo dire ma ho un contatto con una persona che secondo me è importante. È un ex Nar di quell’epoca. Ho delle documentazioni, non voglio che passino come falsi perché potrebbero avere un senso”.