Emanuela Rossi ha già firmato diversi lavori importanti grazie alla sua voce. La moglie di Francesco Pannofino verrà sempre ricordata per aver prestato la voce a Emma Thompson, Michelle Pfeiffer, Robin Wright e molte altre attrici internazionali. Appena un mese fa invece ha festeggiato i 23 anni di matrimonio con Pannofino, pieni di alti e bassi e un’amore che alla fine ha permesso ai due di ritrovarsi. Una festa semplice per la grande occasione, realizzata alla fine del lockdown e grazie ad una cena al ristorante Da Luigi a Piazza Sforza Cesarini, nella capitale. Come riferisce Leggo, i due hanno ripercorso a ritroso il ventennio appena vissuto insieme e hanno fatto uan riflessione sul cambiamento nel mondo, senza dimenticare abbracci e siparietti con gli amici e colleghi intervenuti all’evento. Oggi, sabato 8 agosto 2020, Francesco Pannofino sarà invece ospite di Una storia da cantare, in replica nella prima serata di Rai 1. La Rossi non sarà presente e non c’è da stupirsi: negli anni i due hanno concesso interviste doppie e hanno lavorato a diversi progetti in coppia, ma in linea generale le loro strade lavorative continuano ad essere divise.



Emanuela Rossi, moglie Francesco Pannofino: crisi tra i due?

Emanuela Rossi ha messo a tacere le voci emerse lo scorso gennaio in merito alla presunta crisi con il marito Francesco Pannofino. Anche la carriera va a gonfie vele, anche se qualcuno in passato ha diffuso la voce che i suoi genitori fossero contrari alla sua carriera da doppiatrice. “A scuola sono sempre andata bene, sono sempre stata promossa”, ha detto tempo fa ad Antonio Genna, smentendo i rumors. “Giocavo molto al doppiaggio perchè da bambina lo prendevo come fosse un gioco“, ha aggiunto, “e come materiale usavamo i fumetti di Topolino. Cresciuta in una famiglia al maschile e con due fratelli, Emanuela ha lavorato anche con il maggiore dei due in occasione del cartone animato Ryu il ragazzo delle caverne. L’apice della popolarità però l’ha raggiunto grazie a Tre cuori in affitto, seguito da La famiglia Bradford. “Entrai quando era la stagione due, ove i protagonisti erano cambiati”, ha sottolineato in merito a quest’ultimo lavoro. Emanuela però non si è fermata al solo doppiaggio, dato che è anche adattatrice dei dialoghi. “Una tecnica di doppiaggio”, ha spiegato, “e l’adattatore ha il compito di far sì che i movimenti labiali (il famoso sinc) rimangano tali da non avere difficoltà quando il copione verrà tradotto, traduzione che comunque deve essere il più possibile conforme all’originale”.

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