C’è anche Emanuela Setti Carraro, tra le protagoniste della miniserie Il generale dalla Chiesa, in onda questa sera in replica su Canale 5. A interpretarla è un’elegante Francesca Cavallin, tutto sommato convincente nel ruolo della giovane volontaria della Croce Rossa che fece rinnamorare Carlo Alberto dopo la morte della moglie Dora. Forte la diffidenza di lui prima che prendesse la decisione di sposarla, vista la forte distanza anagrafica che c’era tra loro (ben 30 anni). A fronte però della determinazione di lei, dalla Chiesa cambiò idea, e così potè avere per i pochi anni che gli restavano da vivere una fedele amica e alleata. Emanuela era con lui anche nel giorno della sua scomparsa, e anzi fu la prima – stando alle ricostruzioni – a subire l’orrida sentenza stabilita per lei da Cosa Nostra. L’infermiera, infatti, volle seguirlo fino all’ultimo, fino a Palermo, dove lui non riuscì a proteggerla come era nel suo intento. (agg. di Rossella Pastore)
CHI ERA EMANUELA SETTI CARRARO
Questa sera su Canale 5, in concomitanza con il 38esimo anniversario dell’uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa, va in onda l’omonima fiction “Il Generale Dalla Chiesa” per la regia di Giorgio Capitani: originariamente concepito come una miniserie in due puntate, il film per la tv riproposto stasera racconta gli ultimi otto anni di vita del generale e prefetto originario di Saluzzo, morto a seguito dell’attentato in quel di Via Carini a Palermo che costò la vita pure a un agente della scorta alcuni giorni dopo (Domenico Russo) e ad Emanuela Setti Carraro, la consorte di Dalla Chiesa che si trovava assieme a lui sulla A112 su cui viaggiavano. E i riflettori dunque torneranno a riaccendersi sulla seconda moglie dell’allora prefetto, infermiera volontaria della Croce Rossa Italia che come raccontano le cronache spirò abbracciata al marito solamente alcuni giorni dopo che erano convolati a nozze: una donna coraggiosa non solo per questo motivo ma anche per come -si racconta- riuscì a convincere il suo Carlo a rifarsi una vita dopo la dolorosa e prematura scomparsa della sua precedente moglie, Dora Fabbo (1978).
EMANUELA SETTI CARRARO, MORI’ TRA LE BRACCIA DEL GENERALE DALLA CHIESA
Ma chi era Emanuela Setti Carraro, la donna che entrò nella vita del generale dopo la morte di Dora? Da giovane fu figlia di Maria Antonietta, già capo di un gruppo di crocerossine durante il Secondo Conflitto Mondiale, e ben presto seguirà le orme materne diplomandosi anch’ella come infermiera ed entrando nei ranghi della CRI. Sin da piccola ebbe un alto senso del dovere e dell’impegno civile, vivendo idealmente ‘in prima linea’ quando si trattava di curare i malati. Dal generale Dalla Chiesa la divideva una forte differenza di età e purtroppo il destino ha concesso poco tempo al loro legame dato che i due erano sposati solamente da 54 giorni quando morirono assieme in quell’attentato. Come è noto, i due si legarono in matrimonio il 10 luglio di quel 1982, un rito celebrato tuttavia in forma privata anche perché il generale era stato sempre titubante su quell’unione per via della forte differenza d’età. Come riportano i giornali dell’epoca, era lei alla guida della A112 mentre il marito era al suo fianco e fu proprio Emanuela la prima a essere colpita dai sicari: ma nonostante questo riuscì a trovare la forza di abbracciare il suo compagno prima che uno dei killer scendesse dalla motocicletta e la sfigurasse con un altro colpo di pistola alla testa, non avendo pietà di lei che per timore che potesse sapere troppo.