Emanuela Setti Carraro, l’amore per il generale dalla Chiesa nonostante la differenza d’età
Emanuela Setti Carraro è nota per essere stata la seconda moglie del compianto generale Carlo Alberto dalla Chiesa, oltre che per il suo contributo per la Croce Rossa Italiana. L’infermiera era al fianco di suo marito il giorno del tragico attentato di via Carini, perdendo la vita proprio insieme al generale. Del suo rapporto con dalla Chiesa sono noti alcuni dettagli molto significati, con particolare riferimento alla differenza di età tra i due.
Emanuela Setti Carraro non ebbe vita facile una volta conosciuto il generale Carlo Alberto dalla Chiesa. L’amore tra i due infatti avrebbe dovuto sormontare un ostacolo per nulla banale, ovvero i 30 anni di differenza. Visto il ruolo istituzionale e la risonanza pubblica dell’uomo, le sue resistenze in merito alla relazione non erano poche arrivando più volte a meditare sulla chiusura della relazione. Stando ai racconti avvenuti nel tempo, solo la determinazione di Emanuela Setti Carraro riuscì a convincere il generale. Carlo Alberto dalla Chiesa superò dunque i dubbi anagrafici e la breve distanza dalla scomparsa della prima moglie, risalente al ’78. Nel 1982 venne quindi celebrato il matrimonio tra Emanuela Setti Carraro e il generale Carlo Alberto dalla Chiesa; il tutto avvenne con una cerimonia privata e per pochi intimi presso la chiesa di Castel Ivano in Trentino.
Emanuela Setti Carraro, una vita per la Croce Rossa Italiana: i riconoscimenti
Emanuela Setti Carraro non ha svolto unicamente il ruolo della moglie del generale Carlo Alberto dalla Chiesa; la donna ha avuto meriti propri professionali che le sono valsi grandi onorificenze anche dopo la tragica morte. Il suo contributo per la CRI, oltre ai suoi meriti sull’introduzione dell’ippoterapia e nel sostegno al Reggimento Artiglieria a Cavallo, sono ricordati e celebrati ancora oggi.Dopo la morte di Emanuela Setti Carraro sono state numerose le onorificenze e i riconoscimenti attribuiti alla seconda moglie del generale Carlo Alberto dalla Chiesa.
L’onorificenza più illustre, a 20 anni dalla sua scomparsa, è la medaglia d’oro al merito ricevuta proprio dalla Croce Rossa Italiana per la quale ha donato tutte le sue energie quando era in vita. Proprio per la sua passione e propensione per la professione sanitaria, nell’85, Emanuela Setti Carraro aveva ottenuto la Medaglia d’oro per i benemeriti della Sanità Pubblica. In merito ai riconoscimenti, dopo la strage di via Carini sono state numerose le località e città che hanno deciso di intitolarle alcune vie cittadine. Da Palermo a Buccinasco, passando per Borgosesia, quest’ultima nota per essere la città che le ha dato i natali. Fontane, piazze e scuole portano il suo nome, in onore di una vita dedicata al prossimo con amore e dedizione.