Il giallo di Emanuele Arcamone è ancora senza fine: il ragazzo è scomparso nel nulla nel 2013 a Ischia. Da 7 anni a questa parte, la famiglia non ha mai smesso di cercarlo e nutrire delle speranze. Lo studente di Ingegneria di Napoli era appena tornato a casa dalla famiglia e l’8 maggio di quell’anno è uscito senza portafogli e telefono. Il padre ha raccontato più volte i suoi ultimi ricordi in merito a quel giorno: Emanuele era strano, lo aveva incrociato sulla strada che va a Casamicciola Terme. Le ipotesi sono varie, fra cui anche la possibilità che possa essere stato ucciso. Alcuni mesi fa infatti un uomo ha scritto su Facebook di aver ucciso Emanuele, per non si sa quali motivi. “Ho indicato il posto preciso dove abbiamo seppellito il corpo”, ha scritto, “in giornata la Polizia di Stato di Napoli verrà a scavare il cadavere coperto di pipì. Mi stavo pisciando addosso dopo un’ora di scavo e dopo averlo buttato dentro l’ho pisciato addosso”. Una storia a cui il padre del ragazzo non ha dato alcun peso, ma che ha rimesso in moto le indagini da parte delle autorità.



Emanuele Arcamone, gli avvistamenti e le segnalazioni

Emanuele Arcamone è stato avvistato in diverse città d’Italia negli ultimi anni. Segnalazioni però che sono cadute nel vuoto in tempi brevi. Chi lo ha visto a Milano, chi a Napoli. La verità è che Emanuele è una delle vittime della nebbia che avvolge sempre i gialli dello Stivale. Oggi, lunedì 1 giugno 2020, la trasmissioni Scomparsi di Tv8 si occuperà del caso. A partire dai timori della famiglia: dopo averne denunciata la scomparsa, il sospetto era che il ragazzo avesse deciso di allontanarsi da Ischia in uno stato di disagio mentale. “E’ trascorso ormai un mese da quando nostro figlio Emanuele si è allontanato da casa gettando noi, la nostra famiglia e tutti i nostri cari nello sconforto”, hanno scritto i genitori subito dopo la scomparsa, in una lettera aperta riportata da Ischia Blog, “Sono state settimane difficili e continuano ad esserlo, nonostante il tempo trascorso possa far immaginare che in parte si sia
riusciti a metabolizzare il suo allontanamento”. La speranza dei genitori era che l’intera comunità potesse riaccogliere presto Emanuele. L’epilogo felice all’epoca sembrava dietro l’angolo: a tre settimane dal suo allontanamento, la task force delle forze dell’ordine ha battuto i comuni di Barano e Casamicciola alla ricerca di qualche indizio. Ed è così che è venuta fuori la testimonianza di un uomo, che credeva di averlo visto in zona Castiglione. Il ragazzo, scoperto di essere stato osservato, si era allontanato all’intero di una villa disabitata. L’avvistamento però non ha portato da nessuna parte.

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