Emanuele Filiberto di Savoia risponde alle polemiche che ultimamente lo hanno coinvolto dopo la cerimonia di tumulazione delle spoglie del padre, Vittorio Emanuele, nella cripta reale di Superga a Torino, avvenuta in forma strettamente privata quasi “in solitaria”. Il principe, intervistato dal quotidiano La Stampa ha voluto chiarire alcuni aspetti per cercare di porre fine alle critiche, in particolare per la mancata presenza della mamma: “Non è potuta venire, è in convalescenza dopo 5 settimane di ospedale“, e sull’assenza della moglie Clotilde e le due figlie, si giustifica dicendo: “Non sono obbligato a dare spiegazioni”. Rilancia poi, in merito alla sua partecipazione alla cerimonia per il milite ignoto a Nervesa, precisando che quando si parla di Savoia ci sono sempre molte persone che vogliono farsi pubblicità andando sempre alla ricerca di presunti misteri.



Per questo, con tono particolarmente acceso, Emanuele Filiberto respinge anche le accuse di aver preso quasi di nascosto il posto per la tomba dopo 5 mesi di attesa durante i quali non era stato trovato un accordo. Affermando di aver scelto un particolare riserbo perché: “Ho diritto di scegliere come seppellire mio padre”, aggiungendo anche: “Lasciatelo in pace, abbiate pietà“.



Emanuele Filiberto: “Volevo la tomba di mio padre dietro l’altare ma non è stato possibile, va bene così”

Emanuele Filiberto, spiega nell’intervista a La Stampa, le motivazioni che lo hanno spinto alla scelta di tumulare le spoglie del padre Vittorio Emanuele in forma quasi privata e in una posizione differente da quella richiesta, visto che in 5 mesi non era stato raggiunto l’accordo con la Sovrintendenza. ” Volevo la tomba di mio padre dietro l’altare, ma non è stato possibile“. E aggiunge: “Va bene così“.

Emanuele Filiberto, da sempre difensore del nome della famiglia Savoia ha ricordato anche di aver perdonato gli errori di suo padre: “Io sono aperto al confronto, ma occorre essere giusti e sentire sempre tutte le campane,  E comunque è mio padre, e il suo vero lascito è l’amore con cui mi ha fatto crescere“, e aggiunge: “Mi manca molto, soprattutto il suo sguardo, il sorriso, il suo senso dell’umorismo, i momenti che passavamo insieme a parlare di storia. Per me è sempre stato molto presente“.