Emanuele Filiberto l’unico a trasgredire al concerto di Bob Dylan
Emanuele Filiberto ha trasgredito al concerto di Bob Dylan tenutosi a Lucca lo scorso weekend. Lo staff del cantante, infatti, prima dell’esibizione ha fatto depositare i cellulari in appositi contenitori per evitare stories e riprese social. L’unico a trasgredire, secondo quanto riportato da Pipol TV sul proprio account Instagram è stato proprio Emanuele Filiberto che è stato prontamente ripreso nel non far video durante l’esibizione. Inutile dire che la notizia, che ha fatto il giro del web, ha già sollevato le prime polemiche.
Bob Dylan, che si è esibito in Italia tra il 3 ed il 9 luglio in cinque date (Milano, Lucca, Perugia e Roma), fa infatti parte di un gruppo sempre più corposo di artisti molto contrari all’uso dei cellulari durante i concerti. A differenza di altri cantanti, che invitano gentilmente gli spettatori a non utilizzarlo però, Bob Dylan ha imposto nelle sue date un vero e proprio divieto. In più, questo divieto sarà a carico degli spettatori, che pagheranno 5 euro per farsi privare del telefono e anche in un modo particolare. Gli smartphone dei fan vengono infatti riposti in una custodia sigillata prodotta dall’azienda Yondr che può essere aperta solo da un dispositivo apposito.
Emanuele Filiberto, il fuorionda che ha rischiato di mettere nei guai l’ex re di Spagna Juan Carlos
Emanuele Filiberto, inoltre, è al centro dell’attenzione mediatica a causa della docuserie targata Netflix Il Principe, incentrata sulla figura di Vittorio Emanuele e in modo particolare sul giallo mai risolto dell’omicidio di Dirk Hamer. Durante un fuorionda, infatti, proprio Vittorio Emanuele avrebbe rischiato di mettere nei guai l’ex re di Spagna Juan Carlos, che oggi ha 85 anni. Secondo quanto riportato da Open, a proposito della morte di Alfonso di Borbone, Vittorio Emanuele avrebbe affermato: “Fu Juan Carlos a ucciderlo, io c’ero”.
Emanuele Filiberto ha subito tentato di calmare le acque intervenendo in difesa di suo padre e sostenendo: “Re Juan Carlos coinvolto nell’incidente che costò la vita a suo fratello, quand’erano ragazzini? È una storia non nuova e poi non c’ero io durante il fuorionda del documentario. Certo, a mio padre e a me dispiace molto che sia uscito questo fuori onda che non ha nessuna ragione di esserci nel documentario che tratta di altro”. Ha inoltre aggiunto di voler intervenire nella vicenda “Perché Vittorio Emanuele, uomo di 86 anni anziano e sofferente, purtroppo oggi non è più nelle condizioni di salute per potersi difendere in prima persona”.