Lo scrittore Emanuele Trevi, sulle pagine del Corriere della Sera, ricorda Libero De Rienzo e il suo indiscusso talento. Un artista poliedrico, capace di calarsi perfettamente nei personaggi che interpretava. Appassionato, energico e libero esattamente come il nome di battesimo che usava poco perchè per gli amici era soprattutto Picchio. Lo scrittore Emanuele Trevi che conosceva bene Libero De Rienzo lo ricorda come una “persona speciale, capace di contenere in sé oceani di dolcezza e disperazione talmente vasti che tutti noi che lo conoscevamo bene prima o poi ci rendevamo conto che un anno della sua vita equivaleva a dieci dei nostri“. Una persona unica, capace come pochi di legarsi alle persone ed instaurare rapporti speciali. “Non conosco una persona capace più di lui di trasformare i rapporti professionali in legami umani profondissimi, e duraturi nel tempo“, scrive ancora Emanuele Trevi.
Il ricordo di Libero De Rienzo nelle parole di Emanuele Trevi
Alla bravura con cui conquistava registi e colleghi, Libero De Rienzo univa anche una profonda ironia con cui ha sempre affrontato tutte le sfide della vita. Emanuele Trevi lo ricorda quando “era ancora uno studente di liceo, bellissimo e sfrontato, dotato di un senso dell’umorismo capace di rovesciare a terra ogni forma di inautenticità e luogo comune, fosse pure virtuoso. Non nutriva nessun bisogno o desiderio di studiare, ma adorava leggere, e la scoperta dei romanzi di Thomas Bernhard lo aveva letteralmente fulminato come una rivelazione e una bussola fondamentale nella sua ricerca di verità“. La scomparsa dell’attore 44enne lascia l’amaro in bocca a chi ha conosciuto Libero De Rienzo. “Oggi non ci rimane che piangerlo amaramente […] Ma le tracce che quest’uomo unico al mondo ha lasciato negli altri sono profonde e vitali“, conclude Emanuele Trevi.