«Mi metto sempre dalla parte del cittadino. Io sono per natura un obbediente, sento quello che c’è da fare e lo faccio. Non sono uno scienziato e detesto qualunque forma di appropriazione di parole che non si capiscono e che vengono utilizzate come una specie di magma mentale»: così Emanuele Trevi ai microfoni di In onda, tra obbligo vaccinale e orientamento politico…



Lo scrittore, premio Strega 2021 con il suo “Due vite”, s’è soffermato sul ruolo della politica: «Io ho trovato uno dei punti più bassi della storia del Parlamento italiano il discorso degli orecchioni, che i bambini andavano dai cugini a prendersi gli orecchioni: una cosa che ha gettato nella disperazione migliaia di mamme di bambini immunodepressi. Come sui migranti – l’accusa di Emanuele Trevi – c’è una parte della politica che investe sui letamai umani che circolano nella società».



EMANUELE TREVI: “SOVRANISMO HA BISOGNO DEI NO VAX”

«L’esempio più turpe è Donald Trump, i nostri sono un po’ meglio, perché hanno figli. Un paio di loro hanno tanti voti e non ce la fanno a dire “fate il vaccino”, devono strizzare l’occhio a chi non se la fa. E’ una cosa schifosa di tutti i sovranismi, che vanno a pescare nel letame», ha evidenziato Emanuele Trevi nel corso del suo intervento, mettendo nel mirino anche la Destra italiana. E ancora: «Io sono convinto di una cosa: le persone che votano quei partiti, anche quelli che votano Trump, sono brave persone, che si vaccinano e si mettono la mascherina. Ma perché hanno bisogno di strizzare l’occhio? Perché sono i loro pasdaran, quelli che assaltano il Parlamento e li difendono di fronte all’evidenza. Ne hanno bisogno: la Destra funziona con la corte pretoria, con quelli che muoiono per te – ha concluso Emanuele Trevi – Gli altri politici non hanno bisogno del nucleo di sostenitori da nutrire di false convinzioni costi per costi».