Duro scontro in diretta su La 7 tra Angelo D’Orsi (storico) e lo scrittore Emanuele Trevi. La lite ha avuto luogo nel corso della puntata di “Di Martedì” andata in onda nella serata di martedì 19 aprile 2022. A proposito del massacro di Bucha, in Ucraina, D’Orsi ha esordito dicendo: “Io sono d’accordo con il presidente dell’ANPI. Vogliamo una Commissione d’inchiesta internazionale, indipendente”. Tuttavia, subito dopo ha stoppato il proprio intervento, notando il disappunto di Trevi nello studio televisivo. Impossibile ignorarlo, tanto che D’Orsi gli ha domandato: “Perché fai quei gesti? Perché? Sei di sinistra, ridillo”.



La risposta di Trevi ai gesti che stava rivolgendo a D’Orsi non ha tardato ad arrivare: “Perché Primo Levi nell’ultimo libro ‘I sommersi e i salvati’ sa che cosa dice? Dice che il suo incubo era che nessuno credesse ad Auschwitz. Voi state facendo la stessa cosa! Chi nega quello che è successo a Bucha, ha il dovere morale di presentare una ricostruzione degli eventi altrettanto credibile, non invocare una Commissione! Sennò, voi realizzate l’incubo di Primo Levi. Fate sempre le sottigliezze”.



EMANUELE TREVI VS ANGELO D’ORSI: “INSOPPORTABILE”

Parole, quelle pronunciate da Emanuele Trevi a “Di Martedì”, che hanno fatto letteralmente sobbalzare sulla sedia Angelo D’Orsi: “Le sottigliezze? Questa è l’analisi?”. Trevi non è riuscito a contenersi, bisbigliando un eloquente “È insopportabile, fino a quando D’Orsi non gli ha risposto per le rime: “Insopportabile se lo tenga per lei! Tanto non ha detto nulla, ha ripetuto le stesse cose”.

Recuperata la calma, D’Orsi ha posto un interrogativo a Trevi: “Secondo lei l’Ucraina può vincere contro la Russia?”. Lo scrittore ha replicato dicendo che deve resistere e lo storico gli ha controreplicato: “Resistere? Al prezzo di quante vite?”. A quel punto, Trevi non ci ha visto più: “Scenda dal suo castello di idiozie. È una lotta per il genere umano! Le lotte antifasciste non sono fatte dai buoni contro i cattivi”. Con lo sguardo sbigottito e attonito, D’Orsi ha concluso così il suo intervento: “Ma questa è un’analisi politica?”.