Nel Regno Unito alcuni embrioni sarebbero stati distrutti prima di essere impiantati nel corpo delle donne che stavano affrontando il percorso di fecondazione assistita. Il motivo, come riportato dal Guardian, è che i costi di conservazione – e ancora di più quelli per il trasferimento, ovvero l’introduzione nell’utero – sono troppo elevati per le coppie, che stanno facendo i conti con la crisi economica.



Catherine Hill, responsabile delle politiche e degli affari pubblici di Fertility Network UK, ha parlato di una “situazione terribile” per coloro che combattono l’infertilità. Da un sondaggio condotto dall’ente su quasi 200 pazienti è emerso che il 95% di questi sperimentava o aveva sperimentato preoccupazioni finanziarie in relazione al trattamento per la fertilità. Per il 92% questi problemi sono stati aggravati dalla crisi, che ha aumentato il costo della vita. La metà di loro ha rivelato di essere stato costretto a interrompere il percorso a causa dell’inflazione, della mancanza di aiuto finanziato da parte del servizio sanitario nazionale e dell’alto costo dell’assistenza privata. Quasi un quarto invece ha rimandato l’avvio.



Embrioni distrutti prima di essere impiantati in Uk: la denuncia

Tra i pazienti del centro però ci sono ancora alcune coppie che non vogliono arrendersi al fatto che i loro embrioni distrutti prima di essere impiantati per problemi economici. È il caso di due pazienti che sono voluti rimanere anonimi. “Abbiamo un embrione congelato per il quale abbiamo risparmiato due anni. Ora non possiamo permetterci il trasferimento di quell’embrione. Il mese prossimo scade il congelamento di un anno, quindi dovremo cercare di trovare i soldi per pagare il congelamento di un altro anno, altrimenti il nostro embrione verrà distrutto”, ha raccontato.



Il problema sta diventando dunque preoccupante. “La maggior parte dei pazienti in cura per la fecondazione assistita paga per il proprio trattamento e questo può essere molto costoso. Le cliniche dovrebbero fornire ai pazienti informazioni chiare sui costi del trattamento, compresi eventuali costi futuri come la conservazione o il trasferimento degli embrioni, prima che inizino”, ha sottolineato Clare Ettinghausen, direttrice della strategia e degli affari aziendali presso l’Autorità per la fecondazione umana e l’embriologia (HFEA).