Emilia Romagna, passo indietro sul condono edilizio. Come riportato dai colleghi di Repubblica, sono state stralciate le parti contestate, una mossa di Stefano Bonaccini per sgombrare il campo da sospetti di maxi sanatorie. «Non voglio né ombre né fraintendimenti – ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna – per questo chiedo che nel confronto in corso in assemblea legislativa vengano stralciate dal progetto di legge le parti non strettamente legate solo traguardo cui puntiamo: una maggiore semplificazione per favorire il ricorso all’Ecobonus 110%», le sue parole.
Cancellati gli articoli 32 e 33, a dir poco soddisfatte le forze ecologiste che nelle ultime ore avevano promesso battaglia al governatore Pd: «Hanno prevalso saggezza e intelligenza», le parole di Angelo Bonelli. Così il consigliere Igor Taruffi: «Bene la posizione del Presidente.Come Emilia-Romagna Coraggiosa abbiamo sollevato il problema in maggioranza sin dall’avvio dell’iter della legge. Abbiamo posto il problema sugli articoli che modificavano la legge urbanistica del 2017, peggiorandola, e sugli articoli che riguardavano il tema sanatoria abusi», riporta Repubblica. (Aggiornamento di MB)
BONACCINI NELLA BUFERA
Via libera al condono in Emilia Romagna, il presidente Stefano Bonaccini al centro delle polemiche. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, domani arriverà l’ok definitivo alla legge regionale “Misure urgenti per promuovere la rigenerazione urbana dei centri storici”, che contiene la norma per “favorire gli interventi di qualificazione edilizia”, oggetto del superbonus al 110% dell’ultimo decreto semplificazioni. Ma non è tutto…
Il giornale diretto da Travaglio mette in risalto che la parola condono è quella giusta per definire l’operazione di Bonaccini: tre anni fa la Corte Costituzionale bocciò una legge pressoché identica della Regione Sicilia, parlando di «disposizioni che finiscono con il configurare un surrettizio condono edilizio». In base a quanto si legge nella legge regionale dell’Emilia Romagna, è prevista una sanatoria degli abusi edilizi per i quali sia stata presentata in passato domanda di condono col meccanismo del “silenzio assenso”.
EMILIA ROMAGNA, ARRIVA IL CONDONO “COL SILENZIO ASSENSO”
I Verdi annunciano battaglia contro Bonaccini, come spiegato dagli esponenti Angelo Bonelli, Matteo Bandiali e Elena Grandi: «Questa norma è la fotocopia del tentativo di condono edilizio inserito a giugno 2020 nelle bozze del dl Semplificazioni». La battaglia è destinata a proseguire: è già pronto ricorso al Governo «affinchè la legge regionale appena approvata sia impugnata davanti alla Consulta».
Ricordiamo che di condono si è già parlato a lungo nel corso dell’estate, con uno scontro di forze di maggioranza non da poco. Apparso nelle bozze del dl estivo, il condono causò una lite veemente tra partiti: Il Pd si oppose e scaricò le colpe sul premier, il quale successivamente spiegò che quell’articolo era una richiesta arrivata dalle Regioni. La norma venne poi ritirata, ma adesso si apre un nuovo caso…