EMILIANO LIUZZI, CHI È IL GIORNALISTA DEL ‘FATTO’ MORTO NEL 2016

Chi era Emiliano Liuzzi e come è morto l’ex compagno di Lucrezia Lante della Rovere? Questo pomeriggio la 57enne attrice ed ex modella capitolina tornerà negli studi di “Verissimo” dove era stata già protagonista in passato per raccontarsi a cuore aperto con Silvia Toffanin: e la presenza della figlia di Marina Ripa di Meana nel talk show in onda su Canale 5 potrebbe anche essere l’occasione per ricordare ancora una volta un dolore vissuto alcuni anni fa: infatti nel 2016 Lucrezia Lante della Rovere perse l’allora compagno, stroncato improvvisamente da un malore.



Come sappiamo, prima di legarsi sentimentalmente ad Emiliano Liuzzi, Lucrezia Lante della Rovere era stata assieme a Giovanni Malagò per alcuni anni: dalla loro relazione erano nate due figlie (le gemelle Ludovica e Vittoria, classe 1988); successivamente l’attrice romana aveva avuto una lunga storia col collega e attore Luca Barbareschi e, tra gli altri, col pittore Marco Tirelli e il regista Giampaolo Tescari, prima di conoscere il giornalista de ‘Il Fatto Quotidiano’. Classe 1969 e originario di Livorno, Liuzzi aveva frequentato un Master di Giornalismo in quel della Columbia University di New York prima di tornare in Italia e occuparsi di nera e giudiziaria per diversi quotidiani locali: poi l’approdo a ‘il Tirreno’ e la fondazione di una pubblicazione propria prima di cominciare a scrivere per riviste quali ‘Panorama’ e ‘l’Espresso’. ‘Il Fatto’ invece sarà l’ultimo giornale di Emiliano Liuzzi, collaborandovi dal 2009 fino al 2016.



LANTE DELLA ROVERE, “EMILIANO LIUZZI? DOPO LA SUA MORTE ERO IN PICCHIATA LIBERA”

Emiliano Liuzzi fu stroncato infatti, nell’aprile di quell’anno, da un infarto: lasciava non solo due figli avuti da una relazione precedente ma pure Lucrezia Lante della Rovere, sua compagna dell’epoca. “Ci sono persone che vivono la propria vita col sorriso sulle labbra. Ciò non vuol dire che abbiano, come si dice, il sole tasca o che siano felici di loro. Anzi, spesso il sorriso è un modo per esorcizzare i problemi e per rassicurare il prossimo con un’innata gentilezza d’animo. Emiliano era questo” è il ricordo dell’ex direttore del ‘Fatto’, Antonio Padellaro, per ricordare Emiliano Liuzzi (vincitore pure del premio ‘Indro Montanelli’ dell’ODG della Toscana nel 2002) a qualche tempo dalla sua improvvisa morte a soli 46 anni. E parole tenere verso il giornalista toscano sono anche quella dell’attrice che ha parlato del dolore dopo la sua scomparsa e di come l’ha vissuto.



“In questi momenti vai giù nel pozzo. Io l’ho fatto. Ma poi tocchi il fondo, ti concedi di star male, e speri di tornare su” aveva raccontato Lucrezia Lante della Rovere su Emiliano Liuzzi durante una intervista a ‘Vanity Fair’, spiegando che in quel momento difficile sono stati fondamentali i suoi amici. “Dopo Emiliano Liuzzi e un paio di mesi in picchiata libera, il lavoro è stato la mia psicoterapia. Ti rimetti in pista, stai in mezzo alla gente, senti di essere accolta…” aveva aggiunto l’attrice. La notte in cui il giornalista aveva avuto il malore si trovava proprio a casa della donna ed era stata questa a chiamare i soccorsi durante la notte ma il personale medico successivamente non ha potuto che constatare il decesso dell’uomo. “Non ci siamo fatti mancare nulla. La vita è così: un momento c’è, l’attimo dopo sparisce. Ho avuto mesi di paralisi per il troppo dolore. Poi per fortuna il mio lavoro mi ha aiutato, con il ‘ceffo’, Luca Barbareschi, che mi ha offerto una bellissima serie tv” aveva ricordato in un’altra occasione la compagna di Liuzzi, spiegando che un “turbinio di lavoro intensissimo” l’aveva aiutata a distrarsi e ad andare avanti.