Emilio Carelli lascia il MoVimento 5 stelle. La svolta era nell’aria da giorni, ma è arrivata ancor prima della fine delle consultazioni di Roberto Fico. Di fatto, M5s perde uno dei suoi deputati più rappresentativi. Emilio Carelli lascia il gruppo parlamentare grillino per passare al Misto. Contestualmente all’uscita, ha anche creato una nuova formazione di centrodestra, Popolari italiani. «Non senza sofferenza interiore annuncio la mia uscita dal Gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. In questo modo dico addio ad un Movimento che ha perso la sua anima», ha annunciato il deputato. Nella sua comunicazione ufficiale spiega che la decisione è arrivata dopo una lunga riflessione.
Ora vuole proporsi «come aggregatore di una nuova componente che potrebbe diventare una casa accogliente per tutti i colleghi che intendono lasciare il Movimento ma temono di restare isolati, ma anche per chi proviene da altri gruppi». Dunque, Emilio Carelli potrebbe essere seguito da altri colleghi M5s. Scatta allora l’allarme “esodo”.
CARELLI LASCIA M5S: “SONO RIMASTO INASCOLTATO”
Emilio Carelli ha tracciato un bilancio dei quasi tre anni che ha trascorso in Parlamento. «Ho cercato in tutti i modi di contribuire alla crescita e al benessere del Paese e a realizzare i valori fondativi del M5S nei quali credo e mi riconosco ancora e che continuo a portare nel cuore», ha analizzato il deputato. Ma è arrivato purtroppo ad una conclusione: «Purtroppo il bilancio finale non è positivo. Troppe volte ho assistito a scelte sbagliate che non ho condiviso, persone sbagliate e incompetenti nei posti sbagliati che non ho condiviso». In queste occasioni Carelli ha provato ad esprimere il suo parere e dare un contributo che è anche frutto della sua esperienza professionale. «Sono rimasto inascoltato».
Ma anche la gestione della crisi di governo ha inciso sulla sua decisione. «Alla mia decisione ha contribuito anche il triste spettacolo di queste ultime settimane con il tentativo di compravendita di singoli parlamentare delle opposizioni o dei gruppi minori al solo fine di garantire la maggioranza, peraltro risicata, ad un governo che i voti non aveva più». Non manca una critica anche al piano per il Recovery fund, di cui evidenzia «l’inadeguatezza». Ora, quindi, volge lo sguardo al futuro, ai Popolari italiani, un gruppo moderato, di centrodestra, in sintonia col Ppe, quindi sostenitore dell’Europa.