Il rapporto con l’amico Silvio, la corsa al Quirinale e molto altro: Emilio Fede a tutto tondo ai microfoni de La Stampa. L’ex direttore del Tg4 ha esordito sottolineando che Berlusconi resta al centro della scena politica anche se si è ritirato dalla corsa per il Colle e ha tenuto a precisare: «C’è differenza tra passo indietro e passo di fianco, lo dico pur non avendo fatto il militare».



«Berlusconi ha fatto un passo di lato, testimoniando così che il Paese ha bisogno di solidità, non di pettegolezzi», ha evidenziato Emilio Fede, spiegato che il sogno del Cavaliere era «patriottico», come del resto è stata la sua discesa in campo. Sul punto, il giornalista ha aggiunto: «Quando è sceso in politica ha detto: “Voglio vivere in un Paese libero e democratico”. E lo desidera ancora».



EMILIO FEDE, LA STOCCATA A CASINI

Nel corso della lunga intervista al quotidiano torinese, Emilio Fede ha sottolineato di non essere più nella squadra di consiglieri di Silvio Berlusconi e ha speso parole d’elogio per Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il giornalista vedrebbe bene Maria Elisabetta Alberti Casellati per il dopo Mattarella, ma non per Pier Ferdinando Casini: «Lui al Quirinale? Non ci credo. Non posso pensare a Casini al Quirinale da sobrio, forse da ubriaco. Dopo Berlusconi, la persona di centrodestra più adatta sarebbe Elisabetta Casellati: una donna saggia. Aveva fatto bene Salvini a proporla». Emilio Fede si è poi soffermato su Mario Draghi, considerato una persona seria, serena e con esperienza: «Con Berlusconi ho parlato spesso di Draghi: lui l’ha voluto alla Bce perché ne ha una grande considerazione».

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