EMIS KILLA AL ‘TIM SUMER HITS 2023’
Emis Killa farà parte del cast di artisti che saliranno questa sera sul palco del “Tim Summer Hits” edizione 2023, la kermesse musicale itinerante che quest’estate torna dopo il grande riscontro di pubblico fatto registrare l’anno scorso. Forte oramai di una formula collaudata, lo show condotto da Andrea Delogu e Nek farà tappa questa volta a Rimini, in Piazzale Federico Fellini, dopo le tre serate in quel di Piazza del Popolo a Roma e mandate in onda come al solito su Rai 2: e nella ricca line-up di big e nomi emergenti del panorama nostrano, come anticipato sopra ci sarà anche Emiliano Rudolf Giambelli, nome di battesimo del 33enne rapper originario di Vimercate.
E tra gli artisti più attesi dell’appuntamento musicale riminese c’è proprio Emis Killa che, da poco, è tornato con il suo sesto disco di inediti di una carriera già ricca di successi ma pure di produzioni: tuttavia “Effetto notte”, arrivato nei negozi lo scorso maggio, rappresenta non solo una svolta ma pure un unicum per il rapper lombardo dal momento che si tratta di un vero e proprio concept album e anche perché all’interno della tracklist composta da quattordici pezzi il diretto interessato si racconta e lascia andare l’ispirazione secondo quelli che sono alcuni momenti e ricordi personali. “La mia vita è un film, la mia musica anche” è il claim con cui è stato lanciato un disco che, sin dal titolo (la citazione di uno dei capolavori di François Truffaut), si lega a doppia mandata al mondo del cinema e ad alcune pellicole che hanno fatto storia.
EMIS KILLA, “PREFERISCO VENDERE MENO DISCHI MA AVERE UN PUBBLICO MIO CHE…”
Intervistato da SkyTg24 per parlare di “Effetto notte” e della genesi di un lavoro così personale, Emis Killa ha spiegato di aver fatto un tuffo nel passato, rivivendo proprio come in un film la sua vita e poi mettendo alcuni cenni autobiografici nella musica. “Spero di smettere di dovermi confermare ogni anno, c’è tanta competizione, tanti giovani con roba bella e bisogna lavorare per esserci. Ho fatto un album che mi piace, non è semplice, è pieno di contenuto e mi auguro che la gente abbia voglia, essendo ormai abituata a cose virali, di ascoltarlo perché non va in quella direzione” aveva ammesso, auspicando che la sua fan base possa seguirlo. “Il mio approccio alla musica? C’è chi fa streaming, va in radio e qualcuno di loro fa anche buoni live anche se è raro. Poi c’è chi ha il pubblico fedele. Nel primo caso è facile sentirsi traditi. Preferisco vendere meno dischi ma avere un pubblico mio, voglio essere il top player di qualcuno” aveva poi candidamente ammesso.
“A Sanremo ci si deve andare col pezzo giusto, come ho sempre detto ti rispondo che non si sa mai. Lazza è andato lì non con un pezzo hip hop, ma era comunque un pezzo bello e giusto per lui” aveva risposto a una domanda in merito a una sua possibile partecipazione alla kermesse del Teatro Ariston. Invece, in un’altra interessante intervista concessa a ‘Rolling Stone’, Emis Killa aveva avuto modo di allargare il discorso anche a Sanremo, alla politica e agli anni giovanili. “Io oggi racconto meglio quel malessere e col tempo cambi modo di vedere le cose (…) Non voglio fare il vecchio quando parlo con i giovani, ma sono dispiaciuto per loro perché non hanno avuto l’opportunità di respirare quella vibra della mia generazione. Quando andavamo sotto i portici a fare freestyle eravamo speciali e fortunati, e sì, c’è tanta nostalgia” aveva raccontato dell’infanzia nella sua Brianza dove “sono tornato da persona realizzata, con una casa, una donna, una figlia. Sono tornato alle mie radici dopo Milano”. E sulla politica e il legame con il rap, dopo le polemiche che l’avevano coinvolto in passato e le strumentalizzazioni a cui era stato sottoposto, l’artista taglia corto: “Il rap e i ragazzi si sono allontanati dalla politica, non gliene frega nulla”.