Il rapper Emis Killa, nome d’arte di Emiliano Giambelli, si è lasciato andare a qualche commento a dir poco pungente sul suo profilo Twitter riguardo le influencer e i trapper. Chi lo segue su questo social sa che l’artista è molto attivo e lo usa spesso per esprimere tutti i suoi pensieri, buoni o cattivi che siano, ma soprattutto cattivi, come in questo caso: ”Mi sono svegliato con la voglia di svelare. Svelare ciò che tutti sanno già ma che nessuno ammette mai”.
Ad andare nel mirino di Emis Killa questa volta sono stati anche i suoi colleghi, artisti che si dedicano alla musica come lui. A suo dire, però, i trapper sono ipocriti ed esaltano uno stile di vita che in realtà non esiste: ”Il tuo trapper preferito sembra ricco ma condivide un appartamento minuscolo con altri due o tre tossici e vivono nello zozzume”. Solo poco tempo fa scrisse un tweet in merito al caso del bacio di Biancaneve non consenziente: ”Però a catechismo ti raccontano di una Vergine Maria che viene ingravidata a sua insaputa dallo Spirito Santo e tutto fila liscio ugualmente. Ma svegliatevi”.
Emis Killa pungente su Twitter
Continuando a ruota libera con i tweet, Emis Killa ha scritto parole gravi sulle influencer: ”Più di una influencer in realtà fa la escort”, e accuse di ipocrisia anche nei confronti dei buonisti del web: ”Chi sembra buono e solidale sui social nel 95% dei casi è un fango cosmico”. Torna sui colleghi, e sulle compagnie che frequentano, scrivendo: ”I balordi veri coi rapper magari ci vanno a cena, di certo non li vedi a fare le mosse da coglione nei video”.
Non è di certo la prima volta che Emis Killa esprime il suo pensiero senza peli sulla lingua tramite Twitter. Lo scorso anno, ad esempio, non si fece mancare il dibattito sui vaccini: ”Pur di tornare alla mia vita mi farei iniettare la candeggina”. Questo sempre in un susseguirsi di tweet che nel giro di poche ore vengono ritwittati e commentanti dai suoi fan. Poco tempo fa, invece, disse la sua anche su un altro argomento di grande attualità, il politicamente corretto: ”Non ci si può sentire offesi per qualsiasi cosa. Di sto passo va a finire che se uno ti mette le mani addosso e reagisci devi sperare che sia italiano, etero e atletico se no sei razzista, omofobo o bullo”.