Torna in onda su Rai 2 il programma Belve, giunto alla sua terza puntata, nel corso della quale la conduttrice Francesca Fagnani ha intervistato Emma Bonino. Un curriculum che non è neppure necessario presentare e che l’ha resa una delle figure più importanti dell’attuale panorama radicale italiano e di quello femminista, dalla sua prima elezione nel 1976 tra le fila del Partito Radicale, fino alla formazione del suo stesso partito, +Europa.



Dalla Fagnani Emma Bonino ha parlato proprio della militanza politica e delle sue battaglie, tra le quali anche quella contro il tumore. “Credo che in questi 40 anni qualche legge o qualche diritto l’abbiamo portato a casa“, racconta in apertura, sottolineando ironicamente come “sono molto amata, ma nessuno mi vota”. La politica ed in particolare quella radicale, racconta, “è l’unica grande passione che ho avuto”. Una passione nata quando a 27 anni un ginecologo le disse di essere sterile, ma non era vero e rimase incinta, decidendo di abortire. Parlando di questa decisione racconta che “avere figli vuol dire dirsi per sempre, perché così come un adulto puoi divorziare, con un figlio non è così e io quel per sempre non ho mai avuto il coraggio di dirmelo“.



Così, Emma Bonino si avvicinò ai Radicali ed oggi ricorda che “quello che mi ha segnato di più è stata l’umiliazione di dover andare a cercare il dottore di notte, di nascosto. Mi dissi che nessun’altra avrebbe passato quello”. E a proposito di umiliazioni, ci tiene a sottolineare come non abbia ancora digerito “lo schiaffone improvviso di Calenda nel 2018. C’era un accordo, un testo scritto da lui e il 7 agosto avvertì che in effetti non ce la faceva più e se ne andava, e se n’è andato con Renzi”.

Emma Bonino: “Non mi sono mai sposata perché nessuno me l’ha chiesto”

Parlando sempre del suo passato Emma Bonino ricorda anche come fu lei ad insistere perché la arrestassero, “lo volevo, perché la disobbedienza civile è quella cosa che quando vuoi farti arrestare, nessuno lo vuole più fare”. Confessa, però, che un pochino le dispiace l’idea di non essere mai stata eletta a Presidente della Repubblica, ma sostiene anche decisa che “il mio tempo è andato, adesso spetta ad altri” assumersi quel ruolo e quella carica.



“Io entro in politica da totale ignorante ed ero fissata sulla battaglia dell’aborto, non mi sentivo pronta, non mi sentivo all’altezza”, racconta, ma Emma Bonino non ritiene di essere stata “schiacciata da Marco Pannella“. E rimanendo nell’argomento Pannella, sostiene che “mi manca, è stata una rottura unilaterale da parte sua. Non ho mai capito perché, ho sofferto tanto e perso tanto tempo a pensare, ma poi sono andata avanti e adesso la sua capacità di inventiva in alcune occasioni mi manca“.

L’unica cosa che vorrebbe chiedere a Pannella sono dei chiarimenti, ma è certa che “a me non piaceva neppure così tanto e io, certamente, non gli sono mai piaciuta”. Sul tema dell’amore, Emma Bonino sostiene che “non mi sono mai spostata perché nessuno me l’ha mai chiesto seriamente, una specie di virtuosa per mancanza di tentazioni”. L’amore più grande della sua vita è stato un certo Roberto, “ma poi passarono 10 anni e lui se ne andò. Io me ne tormentai e poi scoprì che si era innamorato di un altro”.