In collegamento telefonico con Omnibus La7 Emma Bonino  di +Europa ha commentato la grave situazione in Afghanistan: “I talebani si ricordano di me… ma anche io di loro. Una cosa è dialogare con tutti, un’altra è legittimarli. Se noi vogliamo i corridoi umanitari, con i talebani devi trattare. Si dialoga con tutti, anche con la Corea del nord, ma mi spaventa che nel documento di Borrell è scritto che l’Unione europea è pronta a riconoscere i talebani se “si comportano bene”. Penso che sarebbe un errore gigantesco“.



La senatrice Emma Bonino, che era andata in Afghanistan alla fine degli anni Novanta, ha spiegato che “i talebani mostreranno la faccia moderata per farsi riconoscere ma se guardiamo le foto da Kabul, con loro che bussano porta per porta… Io non mi fiderei. Io di talebani moderati non ne ho mai conosciuti, anche quando ho vissuto in Afghanistan”.



Emma Bonino sui talebani: “Sappiamo come si comportano”

Emma Bonino, sulla situazione in Afghanistan, ha aggiunto a Omnibus La7 in collegamento telefonico: “Nel 1998 eravamo riusciti a non farli legittimare ed erano stati riconosciuti solo dagli Emirati Arabi. Non è politicamente saggio precipitarsi a riconoscerli. Non sappiamo chi sono ma sappiamo come si comportano”.

“Penso – ha detto in conclusione Bonino – che bisogna stare attenti a chi finanziamo (come ci ha insegnato la situazione libica) perché ci sono estremisti infiltrati ovunque. La situazione attuale è difficile per le donne ma anche per gli uomini frustati perché non avevano barba. Il governo dovrebbe essere riconosciuto quando con i fatti dimostrerà il rispetto dei diritti, ma non mi fiderei delle loro promesse“.