QATARGATE, EMMA BONINO SI DIMETTE DALLA ONG DI ANTONIO PANZERI
Emma Bonino, come già due giorni fa Federica Mogherini, ‘scarica’ del tutto Antonio Panzeri e la ong coinvolta nel maxi scandalo Qatargate: mentre l’inchiesta sulle presunte tangenti dal Qatar a diversi funzionari europei rischiano di travolgere l’Europarlamento, la leader di PiùEuropa – non indagata né coinvolta nell’inchiesta della Procura federale del Belgio – ha deciso di dimettersi da quella ong fondata nel 2019 dall’esponente di Articolo 1 Antonio Panzeri, arrestato sabato scorso (assieme, tra gli altri, alla vicepresidente del Parlamento Ue Eva Kaili) con l’accuse gravissima di organizzazione criminale, riciclaggio di denaro e corruzione.,
«Anni fa, ho accettato la proposta di divenire membro dell’Advisory board di “Fight Impunity” per la qualità delle altre personalità che vi facevano parte e per le finalità dell’associazione che andavano nella stessa direzione della mia battaglia per l’affermazione della giustizia penale internazionale», ha spiegato Emma Bonino nella nota ufficiale in cui annuncia le dimissioni dalla one “Fight Impunity”, «Non essendosi peraltro l’Advisory board mai riunito, di fronte alla situazione che abbiamo tutti appreso dalle notizie stampa, ritengo anch’io doveroso dimettermi da tale carica con effetto immediato».
BONINO E MOGHERINI ‘SCARICANO’ PANZERI: COSA SUCCEDE ORA
Va ricordato come nelle prime indagini scattate sul Qatargate, il nome di Emma Bonino e di un’altra ong erano spuntati a seguito dell’arresto di Niccolò Figà-Talamanca, storico collaboratore della leader radicale e responsabile della ong fondata nel 1993 dalla Bonino “No Peace Without Justice” (anche lui risulta indagato per corruzione e riciclaggio). «Non so nulla, aspetto la magistratura che si deve esprimere, credo che lo farà nel giro di pochi giorni», ha fatto sapere al “Corriere della Sera” Emma Bonino dopo le notizie che si accavallano ormai da 48 ore sui rapporti sospetti tra il Governo del Qatar e alcuni esponenti dell’Unione Europea. Ora le dimissioni dal board dell’altra ong che aveva sede nel medesimo ufficio di PiùEuropa e Associazione Luca Coscioni a Bruxelles, in Rue Ducale 41.
La scelta di Emma Bonino segue quella identica di Federica Mogherini, ex Alto Rappresentante dell’Ue, anche lei nel board del consiglio della ong di Panzieri fino all’esplosione dello scandalo Qatargate. Mentre le inchieste proseguono tra perquisizioni, acquisizioni di materiali informatici e bancari e potenziali ricostruzioni del “giro” di tangenti presunte dal Qatar fino all’Europarlamento, la conferenza dei Presidenti del Parlamento Europeo ha scelto di attivare l’articolo 21 del regolamento dell’Eurocamera per rimuovere dalla carica di vicepresidente l’eurodeputata greca Eva Kaili, coinvolta nello scandalo Qatargate. «La mia assista è completamente innocente. Non ha nulla a che fare con le tangenti del Qatar», fa sapere al canale televisivo privato greco Open TV, l’avvocato Michalis Dimitrakopoulos.