Grandissima commozione durante la recente 66esima edizione del premio David di Donatello: il regista Mattia Torre, scomparso a seguito di un tumore nel 2019, a soli 47 anni, è stato premiato postumo per il suo film “Figli” (miglior sceneggiatura originale). A ricevere il premio, Emma Torre, la figlia di undici anni di Mattia e Francesca Rocca, che è salita sul palco accompagnata dalla mamma e da una standing ovation del pubblico presente presso il teatro Fabrizio Frizzi.



“Complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più – le parole della figlia di Matta Torre – dedico il premio al mio fratellino Nico che mi fa ammazzare dalle risate e a mia mamma che non si arrende mai. Questo film parla di famiglie sole e bambini che nascono, ringrazio le ostetriche (sua mamma fa proprio l’ostetrica ndr) e i medici che non fanno volare via le persone. Bravo papà”. Come dicevamo in apertura, grande commozione in sala ed in particolare da parte dell’amico di Mattia Torre, Valerio Mastandrea, protagonista proprio del film Figli assieme a Paola Cortellesei, che non è riuscito a trattenere le lacrime.



EMMA TORRE, FIGLIA DI MATTIA, COMMUOVE AL DAVID DI DONATELLO: “TRASMETTEVA FELICITA’”

La pellicola, uscita l’anno scorso, nel 2020, quando lo sceneggiatore e regista era già purtroppo deceduto, racconta le vicende e le peripezie di una coppia, appunto Mastandrea e Cortellesi, alle prese con la nascita di un secondo figlio. «Aveva la capacità di non abbattersi e di trasmettere felicità», ha aggiunto Emma, parlando ieri con il quotidiano il Corriere della Sera, ricordando il papà e il suo discorso che nel giro di poche ore è diventato virale, facendo il giro del web e del mondo intero. Francesca Rocca ha svelato un aneddoto su Figli: “Trasmetteva felicità, ma di ‘Figli’ non voleva parlare – le parole ai microfoni del Corriere della Sera – sapeva che non l’avrebbe visto. Lo scrisse e indicò Giuseppe Bonito come regista al suo posto”.