L’omicidio di Emma Grilli a Chiaravalle (Ancona) è al centro di una punta di Un giorno in pretura con ricostruzione del processo a carico di Maurizio Marinangeli, ex cuoco e vicino di casa della vittima affetto da ludopatia finito sul banco degli imputati con l’accusa di aver ucciso l’85enne a coltellate e con premeditazione. Tale aggravante, secondo la Cassazione, non era da ritenersi sussistente e per questo i giudici della Suprema Corte avevano rinviato a un nuovo processo di secondo grado per rideterminare la pena.



L’appello bis a Perugia, però, si sarebbe concluso nel maggio scorso con una sentenza di conferma dell’impianto di aggravanti e della pena dell’ergastolo. Secondo l’accusa, l’uomo, oggi 61enne, avrebbe ucciso l’anziana per sottrarle dei gioielli. Si è sempre dichiarato innocente e, riporta RaiNews, il suo avvocato Emiliano Carnevali ha annunciato la valutazione dei successivi passi dopo la lettura delle motivazioni del secondo giudizio d’appello. “Valuteremo inoltre – ha aggiunto la difesa – un errore contenuto nella sentenza della Cassazione, in relazione a un testimone che avevamo chiesto di ascoltare in aula“.



Emma Grilli: la ricostruzione dell’omicidio di Chiaravalle e il processo all’ex cuoco Marinangeli

Emma Grilli, 85 anni, è stata uccisa il 17 luglio 2018 all’interno della sua abitazione, un appartamento nella palazzina di via Verdi a Chiaravalle, in provincia di Ancona. A trovare il cadavere sarebbe stato il marito, la vittima riversa a terra, in cucina, in una pozza di sangue. Emma Grilli, secondo quanto ricostruito in sede di indagini, sarebbe stata uccisa a coltellate e ad agire, sostiene l’accusa, sarebbe stato il vicino Maurizio Marinangeli, ex cuoco ludopatico. Per gli inquirenti, sarebbe stato lui ad assassinare l’anziana con lo scopo di rubarle monili d’oro e altri oggetti preziosi per poi investire in alcune giocate il denaro ricavato dalla vendita degli stessi.



Imputato del delitto, in primo e secondo grado l’uomo sarebbe stato riconosciuto responsabile di omicidio aggravato e rapina aggravata. Secondo i giudici di Ancona, Marinangeli avrebbe pianificato l’omicidio di Emma Grilli e la premeditazione, così come l’ergastolo, sarebbe stata confermata nell’appello bis a Perugia dopo che la Cassazione, nel 2022, pur rendendo definitiva la condanna a carico dell’uomo aveva rinviato a un nuovo processo di secondo grado per rideterminare la pena escludendo l’aggravante.