Emma Marrone in gran forma si scatena sul palco dell’Arena di Verona con il brano ‘Latina’. “Per me questo è un posto molto speciale“, conferma l’artista salentina ai microfoni di Vanessa Incontrada e Carlo Conti. “Sarei dovuta essere qui per il 25 maggio, in occasione del mio compleanno, però so che ci rivedremo il 6 giugno prossimo“, dice la cantante. Mastica un po’ amaro Emma Marrone, che lo scorso maggio avrebbe dovuto calcare il palco per il suo concerto. La cantante salentina non fa drammi, tra poco meno di un anno potrà finalmente godersi l’affetto dei fan: “Io aspetterò il pubblico come li ho sempre aspettati e loro aspetteranno me come hanno sempre fatto”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



EMMA MARRONE, IL RITORNO SUL PALCO AI SEAT MUSIC AWARDS

Grande attesa per la partecipazione di Emma Marrone ai Seat Music Awards. La cantante resa celebre da Amici di Maria De Filippi è ormai diventata una delle stelle del firmamento musicale italiano più luminose: merito della costanza con cui la Brown ha confermato tutto il suo valore di interprete. Accanto alla crescita professionale, Emma ha affrontato anche una maturità umana figlia delle dure prove che ha dovuto superare. Su tutte quella rappresentata dalla malattia. La buona notizia, di pochi giorni fa, è stata comunicata da Emma in persona, che in un’intervista a Grazia ha detto: “Quando ha squillato il telefono, era il mio medico. Ho pensato: “Ci risiamo”. Ho pensato che dovessi ricominciare tutto da capo. Invece mi diceva che in base agli ultimi esami sono uscita definitivamente dalla malattia”.



EMMA MARRONE: “SONO DEFINITIVAMENTE USCITA DALLA MALATTIA”

Quella di Emma contro la malattia è una storia che comincia da lontano: a soli 24 anni, quando ancora faceva la commessa a Lecce, ecco la prima diagnosi. Cancro all’utero e alle ovaie. Emma però dopo l’operazione si presentò al provino di Amici dando inizio alla sua seconda vita. Vince Amici, trionfa a Sanremo, si gode il successo, ma la malattia torna a bussare alla sua porta e nel 2019 sembra farsi più minacciosa che mai. Nuovo ricovero in ospedale, nuova operazione. Poi la speranza di un controllo medico in estate andato bene, prima della notizia più bella, quella che aspettava da anni: la malattia è sconfitta, questa volta in maniera definitiva. Lacrime? No, “non ho pianto prima di entrare in sala operatoria né dopo. Mi hanno aperto a metà per ben due volte in questi anni. Ho discrezione nel pianto come nel riso”. Non sempre serve esternare le proprie emozioni, per quello basta la voce.

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