“In Scozia ho lasciato un bel po’ delle mie insicurezze, da quando vivo in Italia non prendo più psicofarmaci, ho cominciato a curarmi a contatto con la natura, in questo la musica ha avuto un ruolo fondamentale. Qui ho avuto la possibilità di ripartire, fortunatamente ho trovato una rete di persone che considero la mia famiglia e che mi hanno accolto con amore, dandomi la possibilità di trovare il mio equilibrio e un po’ di pace. L’Italia mi ha regalato il lusso del piacere e dell’amore, cominciando a vivere e non più solo a sopravvivere”. Queste le parole di Emma Morton in una sua intervista del 2018 a recensiamomusica.com, in cui affronta direttamente questioni strettamente legate alla sua vita privata. Emma – scozzese di 34 anni – ha acquisito una discreta fama in Italia grazie alla sua partecipazione, nel 2014, all’ottava edizione del talent show X Factor. Successivamente, la Morton è comparsa anche tra gli ospiti musicali del programma Una serata… Bella – Per te, Bigazzi!, in onda questa sera in replica su Rete 4.



Emma Morton dopo X Factor

Dicevamo della sua vita privata: Emma Morton non ha avuto forse un passato facile, ma la musica l’ha in parte aiutata ad andare oltre le sue paure. Artisticamente parlando, invece, dopo X Factor è diventata più flessibile: “Ho imparato ad esplorare territori musicali che non conoscevo, a lanciarmi in qualcosa di nuovo. Affrontare questo programma per me è stato strano, perché non guardo la tv da quando ho sedici anni, non la possiedo per scelta, quindi non conoscevo le dinamiche legate a questo mondo. Ho vissuto l’intera esperienza con un senso di pesantezza, se tornassi indietro la vivrei con più leggerezza. Non ero soddisfatta di me, perché la mia bambina aveva un anno ed ero terrorizzata al pensiero di non riuscire a farle sentire completamente la mia presenza, così come non riuscivo a dedicarmi totalmente al lavoro. Non è stato facile trovare subito un equilibrio, ho fatto fatica in entrambe le direzioni, per diverso tempo ho creduto di non essere riuscita né a cantare bene né a fare la mamma, ripensandoci oggi sono convinta di essermi punita un po’ troppo e ho trovato la giusta stabilità”.



La musica di oggi secondo Emma Morton

A chi le chiede di esprimere un giudizio ‘da artista’ riguardo alla musica dei suoi colleghi, Emma Morton replica in maniera abbastanza incisiva: “Il mio può essere solo un parere, ma trovo ci siano sempre meno prodotti autentici. Accendendo la radio si ascolta solo musica mainstream, per chi non fa musica prettamente commerciale è ancora più difficile riuscire a farsi notare. Trovo che l’Italia, oggi, sia malnutrita da una cultura musicale un pochino più vasta, soprattutto rispetto ad altri Paesi europei come la Francia, l’Olanda e la Germania, dove c’è un grandissimo flusso di sonorità internazionali e, di conseguenza, molto più mercato. Mi dispiace dirlo perché io amo molto l’Italia, ma si dà troppo spazio a canzoni superficiali e c’è pochissima scelta, la cosa che più mi spaventa è che il pubblico si sta adattando a tutto questo, perdendo il gusto della ricerca e dell’approfondimento”. La speranza, insomma, è in una ventata di novità che magari le nuove leve come lei sapranno portare.

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