Michele Merlo nei pensieri di Emma Marrone: il gesto dell’ex coach di Amici di Maria De Filippi
In data odierna 6 giugno 2022 ricorre l’anniversario dalla morte di Michele Merlo AKA Mike Bird, giovane promessa della musica che prendeva parte ad Amici 16 nel 2017, diventando così un membro nella squadra dei talent facente capo al coach Emma Marrone. Michele Merlo si spegneva il 6 giugno 2021 in seguito ad una leucemia rivelatasi fulminante, una morte che ha colpito nel profondo il fedele pubblico e l’intera produzione di Amici di Maria De Filippi, unitamente alla famiglia del compianto giovane artista, da cui viene sostenuto a gran voce che Michele si sarebbe potuto salvare con un intervento tempestivo ed efficace dei medici, che avrebbero sottovalutato il subentrato problema di salute del cantante di Farfalle.
Non a caso, in queste ore l’ex coach dello scomparso, Emma Marrone, ha voluto ricordare lo storico allievo di Amici 21 di Maria De Filippi, dedicandogli una Instagram story corredata dal tappeto musicale della canzone di Michele Merlo, Vorrei proteggerti dal mondo. Negli ultimi giorni, prima che ricorresse oggi il primo anniversario dalla morte di Michele Merlo, è stato rilasciato il singolo postumo del cantautore e dal titolo Farfalle, in memoria della giovane promessa della musica italiana.
Il padre di Michele Merlo chiede verità
Inoltre, a margine della morte di Michele Merlo, in un recente intervento rilasciato a Verissimo, il padre dello scomparso Domenico Merlo è tornato a chiedere giustizia per la morte del cantante scomparso all’età di 28 anni. “La cosa nasce a ridosso della registrazione dell’ultimo suo pezzo dove io lo accompagno. Mi dice che è già stato a farsi vedere e gli avevano detto che era un ematoma. Invece io la sera in albergo lo vedo e non poteva essere un ematoma -fa sapere l’intervento tv di Domenico Merlo-. L’indomani siamo rientrati, lui si è presentato al pronto soccorso prima a Cittadella dove ha spiegato i sintomi che aveva. Ma dopo 3 o 4 ore lui ha sbottato, aveva mal di testa, aveva già sintomi importanti. La sera di quel giorno è riuscito a farsi vedere dal medico di famiglia che ha trattato una gamba devastata completamente con ematomi sparsi ovunque come un ematoma”.
L’intervento, infine, si conclude con testuali dichiarazioni: “Hanno sottovalutato quelli che erano segnali chiarissimi. Aveva una gamba nera dal ginocchio all’inguine davanti e dietro. Aveva mal di testa e aveva avuto sangue dal naso. I medici legali, i periti sostengono che bastava un emocromo per salvarlo. I nostri periti sostengono che aveva la probabilità non solo di salvarsi, ma di uscire dalla malattia in 5-6 mesi, dal 77 all’89%”.