Emmanuel Macron nella serata di giovedì ha rilasciato una lunga intervista alla televisione francese France 2 dove ha parlato della sua posizione rispetto alla guerra in Ucraina ed, in particolare, del controverso invio di truppe europee o Nato sul territorio di Kiev. Una posizione che ci tiene a difendere, ribadendo che è l’unico modo per uscire da questa guerra perseguendo l’obiettivo di sconfiggere la Russia ed interrompere la sua mira espansionistica.
“La Russia ha lanciato una guerra di aggressione contro l’Ucraina”, spiega Emmanuel Macron, ricordando che già nel 2014 “abbiamo fatto di tutto per ristabilire la pace” che ha condotto all’unico “incontro tra il presidente Zelensky e il presidente Putin, il 9 dicembre 2019. La Russia”, però, “ancora una volta, ha deciso nel febbraio 2022, di lanciare il secondo tempo di questa offensiva, una guerra totale contro l’Ucraina”. Un’aggressione che secondo Emmanuel Macron rendere chiaro che “la Russia non può e non deve vincere questa guerra” e se “noi”, francesi ma anche europei ed occidentali, “oggi decidiamo di essere deboli, di fronte a qualcuno che non ha limiti, di fronte a qualcuno che ha oltrepassato tutti i limiti che ci aveva dato”, allora significa che “non decidiamo per la pace, decidiamo già per la sconfitta“.
Macron: “L’invio di truppe in Ucraina non si può escludere”
Emmanuel Macron nella sua intervista ci tiene a ribadirlo, ancora, a chiara voce, “possiamo inviare truppe in Ucraina“, sottolineando che “questo è un gesto molto forte”, del quale “ne assumo la responsabilità”. A chi rigetta questa idea, invece, il presidente francese ricorda che “due anni fa, dicevamo che non avremmo mai inviato carri armati. L’abbiamo fatto. Dicevamo che non avremmo mai inviato missili a medio raggio. L’abbiamo fatto. Che non avremmo mai inviato aerei. Alcuni lo stanno facendo”.
Quelli che l’occidente si è posto, secondo Emmanuel Macron, “sono troppi limiti nel vocabolario. Non siamo in un’escalation”, precisa, così come “non siamo in guerra contro la Russia. Semplicemente, bisogna essere chiari”, ribadendo che “non dobbiamo lasciare che la Russia vinca”. Tuttavia, ci tiene anche a tranquillizzare i cittadini e l’Europa che “non condurremo mai un’offensiva. Non prenderemo mai l’iniziativa”. La posizione della Francia, ripete ancora Emmanuel Macron, è che “per avere la pace in Ucraina, non bisogna essere deboli. E quindi, dobbiamo guardare lucidamente la situazione e dobbiamo, con determinazione, volontà, coraggio, dire che siamo pronti a qualsiasi mezzo per raggiungere il nostro obiettivo”.
Emmanuel Macron: “La Francia è in un’economia di guerra”
Analizzando la situazione al fronte, d’altronde, Emmanuel Macron ricorda che “è difficile per gli ucraini. Hanno dei limiti, anche in termini di uomini”, mentre “la Russia è un paese più grande” con scarsissimi limiti numerici. “Hanno un limite in termini di proiettili, di missili”, spiega il presidente, ricordando che, invece, i loro avversari, “il regime al Cremlino” si sono “profondamente induriti moltiplicando gli attacchi informativi e cyber”, ed arrivando anche ad “uccidere oppositori politici“.
“Questo inizio del 2024”, annuncia e promette Emmanuel Macron, “deve essere per noi quello della svolta“, nella speranza che “la Russia cessi questa guerra, si ritiri dalle posizioni che non sono le sue e permetta la pace”, perché in caso di escalation la colpa sarà “esclusivamente della Russia”. Una vittoria del Cremlino, spiega il presidente francese “cambierebbe la vita dei francesi” e degli europei, perché “non avremo più sicurezza”, così come “la credibilità dell’Europa sarebbe ridotta a zero”.
“Oggi”, sottolinea ancora con fermezza Emmanuel Macron, “la Russia è un avversario. Il regime del Cremlino è un avversario” e pur ribadendo che “non stiamo facendo la guerra alla Russia e al popolo russo”, spiega che “la Francia si trova in un’economia di guerra“, fine soprattutto ad aumentarne la produzione bellica. “Oggi”, conclude, “viviamo in un tempo in cui bisogna resistere. E se la situazione dovesse peggiorare, dobbiamo essere pronti a prendere le decisioni necessarie affinché la Russia non vinca mai”.