Emmanuelle Seigner, moglie di Roman Polanski, difende il marito dalla nuova accusa di stupro arrivata da Valentine Monnier, ex modella francese che ha dichiarato di essere stata vittima di violenza ad opera del regista nel 1975. Un’accusa pesante, che si aggiunge a quella secondo cui Roman Polanski avrebbe avuto rapporti, nel 1977, con una minorenne, Samantha Geimer, a Los Angeles. Emmanuelle Seigner, però, non nutre dubbi sull’innocenza del marito 86enne e in un’intervista rilasciata a “Quotidiano.net” ha parlato della coincidenza che nel film “J’accuse“, che alla Mostra del Cinema di Venezia ha vinto il Gran Premio della Giuria e in Italia uscirà il 21 novembre con il titolo “L’ufficiale e la spia“, interpreti una donna di nome Monnier, proprio come l’accusatrice di Polanski: “L’omonimia effettivamente è una cosa un po’ bizzarra. Comunque la promozione del film va avanti, sono i giornalisti che ingigantiscono le cose. La gente è molto più intelligente dei media. Il fatto che Polanski sia accusato non vuol dire che sia colpevole. E comunque il film resterà e tutto il resto svanirà in pochi giorni“.
EMMANUELLE SEIGNER: “ROMAN POLANSKI HA IMPARATO MOLTO DA ME”
Nell’intervista concessa “Quotidiano.net”, Emmanuelle Seigner ha detto la sua anche sul movimento #MeeToo: “Porta avanti una battaglia giusta ma il problema delle molestie non è al cinema. Pensiamo alle donne che lavorano in un supermercato e magari vengono molestate dal proprietario. Le donne che lavorano nel cinema sono generalmente molto ben protette“. Interrogata su cosa significhi essere femminista al giorno d’oggi, la Seigner ha risposto: “Io sono femminista da sempre. Però, detto questo, adoro gli uomini e penso che gli uomini debbano restare uomini e le donne debbano restare donne“. Sul suo rapporto con Polanski, come attrice e come moglie, la Seigner ha detto: “Come attrice ho imparato molto perché è un regista estremamente esigente. Però ho imparato tanto anche con altri registi. Ma come donna non ho mai voluto dipendere da un uomo. È mio marito e lo amo ma non sono una professional wife. Non è il mio maestro e padrone. Sono estremamente indipendente e libera. Diciamo che forse è più lui che impara da me”.