Nel corso degli anni, il gruppo di investigatori, avvocati e informatici noto con il nome Emme Team si è occupato di diversi casi tra i più spinosi della cronaca nera italiana. Le Iene presentano Inside, speciale della trasmissione di Italia 1 firmato da Roberta Rei, sostiene che dietro l’attività di Emme Team si celi un presunto truffatore indicato in Mirko Zeppellini. Emme Team ha sempre respinto ogni accusa sottolineando di aver agito in nome di verità e giustizia per sostenere le battaglie delle famiglie delle vittime, tra le quali quelle di Marco Vannini, Mario Biondo e Tiziana Cantone.



Messa in discussione da Le Iene, Emme Team ha rigettato i sospetti di truffa e frode sottolineando di aver contribuito alle indagini su numerosi casi portando a galla nuove prove, come i presunti audio ripuliti di Marco Vannini nei drammatici istanti successivi al ferimento che lo avrebbe portato alla morte, nel 2015, avvenuto nell’abitazione della fidanzata Martina Ciontoli a Ladispoli. Sulla pagina Facebook di Emme Team, l’attività viene presentata così: “Consulenze Legali e Investigative contro il revenge porn e stalking. Indagini per combattere i crimini online. Servizi legali e paralegali. Marchio nato per la lotta contro il revenge porn in memoria di Tiziana Cantone“.



Tra i casi trattati da Emme Team anche Marco Vannini, Mario Biondo e Tiziana Cantone

La società Emme Team, che sarebbe composta da un gruppo di avvocati, investigatori ed esperti informatici con sede negli Stati Uniti, ha seguito diversi casi di cronaca nera, secondo Le Iene producendo falsi scoop, e tra questi anche quelli di Marco Vannini, Mario Biondo e Tiziana Cantone. Emme Team avrebbe ripulito gli audio delle telefonate fatte dai Ciontoli al 118 dopo il ferimento di Marco Vannini nella loro casa a Ladispoli, nel 2015, grazie ad alcune tecniche sofisticate che avrebbero fatto emergere le parole del ragazzo morto a seguito di una serie incredibile di eventi che hanno portato alla condanna dell’intera famiglia della fidanzata per l’omicidio.



Nel caso Mario Biondo, per conto della famiglia del cameraman morto a Madrid nel 2013 in circostanze archiviate dalle autorità spagnole come suicidio, secondo quanto riportato dall’Ansa Emme Team avrebbe sostenuto di aver scoperto migliaia di pagine di dati, messaggi, e indirizzi IP di chi avrebbe controllato i profili social della vittima anche la notte della tragedia. Il gruppo di investigatori di Emme Team avrebbe inoltre lavorato al caso di Tiziana Cantone, la giovane morta nel 2016 dopo la diffusione di alcuni video privati e che la madre, Teresa Giglio, non ha mai creduto suicida.