Il titolo originale di questo libro, pubblicato in Canada nel 2010, Not your typical book about the environment, è diventato il sottotitolo dell’edizione italiana del 2013: non è il solito libro sull’ambiente.
Sembra che l’editore italiano voglia evidenziare il punto più espressivo del libro: dal nostro pianeta vengono buone notizie, perché si stanno facendo molti passi avanti nella difesa dell’ambiente.
L’autore, Elin Kelsey, insegna alla facoltà di Sostenibilità Ambientale a Victoria, in Canada ed è consulente per progetti internazionali sull’ambiente. Vive in California dove, con la sua famiglia, cerca di seguire lo stile di vita che propone con i suoi libri, nella convinzione che ogni persona può contribuire a «rendere felice il pianeta» scegliendo in modo consapevole comportamenti responsabili.
Nella Introduzione (alle pagine 4 e 5) proprio l’autore si rivolge in prima persona ai giovani lettori (consigliato a partire dai nove anni) in modo famigliare, con la seconda persona: «ci sono buone possibilità che leggendo questo libro ti sentirai pieno di speranza […] forse persino felice» per comunicare la sua visione ottimista della sostenibilità. E fornisce la chiave di lettura dei contenuti: «esplorare gli straordinari collegamenti fra te e qualunque altra cosa sulla Terra». Perché «le notizie drammatiche sulla salute del pianeta sono soltanto metà della storia, l’altra metà ti dice che sei collegato alla Terra in modi che nemmeno immagini».
Il libro è costituito da quattro capitoli (Moda usa e getta, Il pianeta ha fame, Pianeta tecnologico, Energia, gente, energia) e un indice analitico per un totale di 64 pagine ed è molto illustrato (da Clayton Hanmer) per fissare meglio i punti chiave degli argomenti.
Ogni capitolo è articolato in diverse «sottosezioni» che occupano due pagine a fronte (per non disperdere la concentrazione) e quasi sempre contengono una corposa colonna di «consigli» di comportamento o «incontri» con esperti.
Una sottosezione che si ripete, intitolata Elin ti spiega, sviluppa con disegni a fumetti i legami, non sempre noti, esistenti tra momenti e/o oggetti della vita quotidiana e il complesso del mondo intorno senza rinunciare anche a un inquadramento storico dei vari problemi. Per esempio: bastoncini di pesce/lontre marine (pagine 12-13); api/hamburger/pace nel mondo (pagine 32-33); videogame/cellulari/gorilla (pagine 42-43); pinguini/bicicletta (pagine 54-55).
In estrema sintesi, il libro si legge volentieri proprio perché non è di stampo catastrofista, ma non è assolutamente semplice perché sviluppa i vari argomenti da molti punti di vista diversi e, in modo corretto, evidenzia gli aspetti problematici di molte prese di posizione. Per apprezzare i vari registri di lettura i giovani lettori dovranno prenderlo in mano più volte e in tempi differenti.
Molti sono gli spunti offerti anche a insegnanti e genitori convinti che l’educazione ambientale non è un «episodio» a margine della vita, di cui si parla con gli «esperti», ma un’avventura di conoscenza e comportamenti da vivere nel quotidiano.




Elin Kelsey

Buone notizie dal pianeta Terra.
Non è il solito libro sull’ambiente

Editoriale Scienza – Trieste 2013

Pagine 64 – Euro 12,90

Recensione di Maria Cristina Speciani
(Membro della Redazione della rivista Emmeciquadro, già docente di Scienze Naturali nei licei, autore di libri di testo)



© Pubblicato sul n° 60 di Emmeciquadro

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