Il cammino delle scienze biologiche, come quello di ogni scienza, è influenzato dallo sviluppo tecnologico. La storia delle scoperte compiute al livello molecolare degli organismi è una storia densa di avvenimenti che hanno portato allo sviluppo delle biotecnologie e hanno preparato la strada alle terapie geniche.
Nella scia aperta dagli articoli pubblicati sui primi numeri di Emmeciquadro e rimandando ai prossimi numeri la riflessione sulle conquiste più recenti.
Nel lungo sviluppo delle scienze biologiche si compie un salto qualitativo nel XIX secolo, quando si comincia a applicare il metodo scientifico in senso stretto allo studio dei viventi.
A partire da questo periodo si possono identificare diversi percorsi concettuali che hanno aiutato l’uomo a capire meglio la propria natura e il suo posto nell’ambiente.
Una linea di sviluppo, importante in una prospettiva didattica, approfondisce tre grandi domande-problemi: come sono costituiti gli esseri viventi (teoria cellulare), come si trasmettono i caratteri (teoria dell’ereditarietà) e come si spiega la diversità dei viventi (teoria dell’evoluzione).1
Un’altra linea di sviluppo segue le scoperte compiute sulla cellula man mano che la tecnologia mette a disposizione della scienza microscopi sempre più potenti2: grazie al microscopio ottico nasce l’istologia, si identificano le fasi della mitosi e della meiosi, si realizzano le prime mappe cromosomiche; dopo la seconda guerra mondiale, quando il microscopio elettronico permette il salto rivoluzionario nell’aumento del potere di risoluzione, si afferma la citologia e lo studio degli organuli, fino a scoprire che il citoplasma, così come i cloroplasti o i mitocondri, sono strutture di membrana organizzate che compiono particolari funzioni.
Qui, per dimostrare come ogni passo della scienza è influenzato dall’introduzione di tecnologie nuove, seguiremo un’ulteriore linea di sviluppo che prende avvio, ancora nell’Ottocento, con la scoperta che gli organismi sono costituiti da molecole e che arriva fino all’applicazione terapeutica delle biotecnologie.
Questo percorso deve essere un punto di riferimento per i docenti: non solo perché molti fenomeni biologici trovano una spiegazione a livello molecolare, ma perché aiuta a giudicare avvenimenti e problemi di estrema attualità.
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Maria Cristina Speciani
(Docente di Scienze Naturali nei Licei, autore di libri di testo. Membro della Redazione della rivista Emmeciquadro)
Note
Cfr.: Emmeciquadro n° 01 – marzo 1998 e n° n° 03 – settembre 1998.
Le prime scoperte risalgono a Van Leewenhoek (1632- 1723) e a Spallanzani (1729- 1799), ma solo nel 1834, grazie a microscopi capaci di 500 ingrandimenti si identificano gli elementi fondamentali della cellula.
© Pubblicato sul n° 04 di Emmeciquadro