La storia della produzione industriale è scandita dalla creatività di personaggi noti e meno noti che l’autore presenta anche attraverso episodi della loro vita, accanto alle loro realizzazioni tecniche più famose.
Per mostrare come la produzione industriale che, ai suoi inizi, aveva come obiettivo la qualità del prodotto omologandone le caratteristiche, attraverso una rapida evoluzione, tende oggi a rivalutare caratteristiche di variabilità tipiche della produzione artigianale, con una rinnovata attenzione alle esigenze soggettive.
E il consumatore diventa prosumer, partecipe della progettazione e costruzione del prodotto.



Noi tutti sappiamo che una trasformazione epocale del modo di produrre, la nota «rivoluzione industriale», ha avuto inizio in Inghilterra nella seconda metà del Settecento.
Spiegando questo evento, la cui rilevanza storica non è certo inferiore alle tante rivoluzioni politiche e sociali che si sono susseguite negli ultimi duecentocinquant’anni (spesso, in vario modo, indotte dagli effetti delle rivoluzioni industriali locali), normalmente si sottolinea il fatto che fu inventata la macchina a vapore, che le macchine cominciarono a sostituire il lavoro dell’uomo, che il lavoro divenne più parcellizzato, eccetera.
Ma le macchine erano usate anche prima (macchine anche molto complesse, come i filatoi per la seta), si sapevano già sfruttare fonti rilevanti di energia quali il vento e l’acqua e i lavori parcellizzati non mancavano: quindi che cosa scatenò il cambiamento?
Non ho certo la pretesa di affrontare in un breve articolo un evento storico così complesso, e sul quale tanti altri, molto più autorevoli, hanno già scritto.
Questo accenno serve per sottolineare che, a partire dalla rivoluzione industriale, la produzione di merci ha assunto un ruolo fondamentale nella storia mondiale, al punto che nelle scuole forse bisognerebbe insegnare di più come sono cambiati, oltre agli Stati e alle istituzioni politiche, anche la tecnologia, l’organizzazione del lavoro e i modi di produzione.
Partendo da questa convinzione, poco presente nei programmi scolastici, cercherò di fornire qualche spunto su alcuni personaggi ed eventi rilevanti nella evoluzione della produzione industriale, che ne hanno caratterizzato e segnato il cammino.
Questo cambiamento iniziò con un processo di sistematizzazione dei metodi di produzione e di vendita dei manufatti, nell’Inghilterra della seconda metà del Settecento, che trascese una tradizione plurimillenaria di produzione artigianale delle merci.
Da allora in poi si sono succeduti continui cambiamenti nel modo di produrre, fino ad arrivare alle trasformazioni degli ultimi anni, nelle quali si intravedono tendenze che, curiosamente, per certi versi rimandano a tempi anteriori alla rivoluzione industriale.



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Gianluca Lapini
(Cultore di Storia della tecnologia, Politecnico di Milano)

© Pubblicato sul n° 22 di Emmeciquadro

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