Joanne Baker
50 Grandi Idee. Fisica
Edizioni Dedalo – Bari 2009
Pagine 208 – Euro 16,00
Questo saggio condivide il titolo con gli altri volumi di una serie 50 grandi idee di… Già questo lascia un po’ perplessi: che siano proprio 50 le grandi idee, sia in fisica, sia in matematica, sia in filosofia (per citare i volumi già pubblicati), eccetera? È chiaro a questo punto lo scopo pubblicitario di questa scelta, colpire in qualche modo l’immaginario del pubblico.
Questo premesso e con la chiara consapevolezza di un aspetto prevalentemente divulgativo del testo, già preparati a qualche superficialità e imprecisione, ne abbiamo affrontato la lettura.
Si tratta di 50 mini saggi su altrettanti argomenti di fisica. La successione segue grosso modo quella che potrebbe essere la suddivisione di un testo di Fisica di liceo, ma con meno spazio ai contenuti classici o più tecnici rispetto ai nodi problematici. Inoltre buona parte dei saggi sono dedicati alla fisica moderna, nei suoi aspetti di fisica atomica e nucleare, di teorie quantistiche e di relatività.
Nonostante le perplessità iniziali siano state in parte confermate, la lettura fornisce anche alcune sorprese positive. L’elenco delle situazioni problematiche, sia pure esposte a un livello semplice e introduttivo è ampio, direi quasi completo, e copre argomenti e questioni spesso ignorati dai testi «normali» di fisica.
Per esempio nella prima sezione, Materia in movimento, insieme a titoletti quasi scontati (per esempio Le leggi del moto di Newton, La legge dei gas perfetti, eccetera), troviamo Il moto browniano, con la citazione del lavoro di Einstein del 1905, che dà di questo fenomeno una interpretazione che costituisce una prova della teoria atomica.
Nella terza sezione, Enigmi quantistici troviamo argomenti ben noti agli studiosi della meccanica quantistica, come Il gatto di Schrodinger e Il paradosso EPR.
Nella quarta sezione troviamo anche il bosone di Higgs (La particella di Dio) e un’introduzione alla teoria delle stringhe: descrizioni semplici, ma non banali, di questioni che richiederebbero un linguaggio altamente specializzato.
Nella quinta e ultima infine, dedicata alla relatività e alla cosmologia, troviamo una serie nodi, anche in questo caso non sempre messi in evidenza dai testi di fisica: alcuni fanno parte della storia della fisica come il paradosso di Olbers, altri forse non sono ancora giunti a una sistemazione adatta a un livello testuale, come La materia oscura e La costante cosmologica (saggio che introduce al problema dell’energia oscura); l’ultimo saggio infine, Il principio antropico, apre un problema che esula in parte dai confini della Fisica.
Caratteristica costante di questi minisaggi è una descrizione abbastanza precisa, anche se in termini non formalizzati, delle problematiche relative agli argomenti trattati. Per esempio per la materia oscura si citano quali sono le prove della sua esistenza e le ipotesi sulla sua natura; certamente un approfondimento delle prove, come quella della rotazione, più veloce di quanto previsto, degli strati esterni delle galassie, richiede lo studio di nozioni di fisica che solo un buon libro di testo può fornire.
Il lettore, per esempio un giovane studente, si trova quindi in qualche modo attirato verso una serie di quesiti affascinanti, di cui può cogliere in modo solo introduttivo la natura; ciò può contribuire a recuperare un interesse a quei contenuti ormai consolidati di un corso tradizionale di fisica, magari considerati un po’ noiosi, ma che possono ritornare accattivanti, se indispensabile premessa per comprendere i nodi problematici della fisica ancora aperti.
Recensione di Lorenzo Mazzoni
(Docente di Matematica e Fisica – Redazione di Emmeciquadro)
© Pubblicato sul n° 37 di Emmeciquadro