Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 137 del 15 giugno 2010, supplemento ordinario n. 128/L, i tre regolamenti di attuazione della riforma delle superiori, dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti (1 giugno 2010). I tre regolamenti erano stati adottati definitivamente a febbraio 2010 dal Consiglio dei ministri e poi emanati nel marzo scorso dal Capo dello Stato sotto forma di DPR. I tre regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore troveranno graduale attuazione a cominciare dalle prime classi del prossimo anno scolastico. Di seguito pubblichiamo il contributo, quasi una «reazione a caldo», di un esperto disciplinare, relativamente all’Insegnamento di Matematica.
SCIENZ@SCUOLA/ Quale esperienza per imparare la matematica
Per quanto riguarda le Indicazioni Nazionali di matematica del liceo scientifico, mi sembra di poter sintetizzare nei seguenti punti considerazioni, note positive e (molte) perplessità. Trovo positivo che in più di un’occasione si inviti il docente a non perdersi in calcoli e tecnicismi inutili come per esempio quando si parla dello studio dei radicali nel primo biennio. Mi sembra importante anche l’idea che parte del tempo «risparmiato» si possa destinare allo studio delle semplici equazioni differenziali con le quali Newton e compagnia hanno effettivamente portato avanti studi, ricerche, teorie e che questo sia molto formativo.
Avendo avuto esperienza di insegnamento di matematica dalla prima alla quinta classe del liceo scientifico trovo «enciclopedico» il quadro delineato nel primo biennio; credo che se si voglia dare il giusto spazio al calcolo, ai numeri, alla geometria euclidea – e al suo aspetto altamente formativo di come si impara a usare il cervello -, alla geometria analitica, ai vettori, al concetto di relazione, eccetera, allora si possa aspettare il secondo biennio per ciò che riguarda trasformazioni, matrici (le due cose sono collegate e il livello elementare secondo me è poco interessante e formativo), funzioni e probabilità.
A proposito di geometria analitica: nel primo biennio c’è l’idea positiva di utilizzarla come strumento per lo studio di disequazioni e come rappresentazione di grandezze direttamente e inversamente proporzionali, ma forse ci si spinge troppo in là quando si parla di funzioni in valore assoluto, di funzioni inverse, di funzioni circolari, eccetera. Le indicazioni per il secondo biennio sono poco dettagliate; credo che il motivo si possa individuare in una direzione privilegiata verso un insegnamento «a spirale», in cui gli argomenti vengono via via ripresi e approfonditi. La cosa sarebbe positiva ma, in queste indicazioni, non la vedo ben dettagliata: le Indicazioni di Fisica in tal senso mi sembrano più chiare, equilibrate e dettagliate.
La parte relativa a dati e previsioni mi sembra troppo rilevante; non sono a conoscenza se ciò è dovuto a una richiesta di omogeneità a curricoli di altri paesi; qualora si ritenesse necessario parlare di distribuzioni discrete e continue non lo farei al biennio e non sono convinto che tutti gli argomenti proposti siano utili e interessanti per gli studenti. Non so quanti docenti attualmente in servizio siano in grado di affrontare in maniera seria tutti gli argomenti proposti con annesse elaborazioni informatiche. Algoritmi e strumenti informatici devono entrare nell’insegnamento. Se ciò che è proposto è accompagnato da una disponibilità finanziaria su pc, software (quanti computer e licenze relativi ai vari software dovrebbe avere un liceo scientifico con mille iscritti?!) e aggiornamento docenti… ben venga!
SCIENZ@SCUOLA/ Alla scoperta dei multipli del metro
Quadro Orario Annuale | 1° Biennio | 2° Biennio | 5° Anno |
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Liceo Scientifico – Opzione Scienze Applicate | | | | |
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* In tutti i licei Informatica è all’interno di Matematica mentre nell’Opzione Scienze Applicate Informatica è una disciplina a parte con 66 ore per ogni anno
Enrico Cipollone
(Docente di matematica e Fisica presso il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Pescara)
SCIENZ@SCUOLA/ Il suolo: percorso multidisciplinare all’interno delle Scienze
© Pubblicato sul n° 39 di Emmeciquadro