Gerhard Stagunh

Breve storia dell’Atomo

Salani, Milano 2011

Pagine 257 – Euro 10,00

«Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a tua nonna». Non siamo proprio sicuri che questa frase, attribuita ad Albert Einstein, sia stata davvero pronunciata dal grande scienziato, ma Gerhard Staguhn doveva aver in mente qualcosa di simile quando ha scritto questo libro.
Va subito detto che il titolo italiano toglie purtroppo un po’ dello spirito di quello originale tedesco (che suona più o meno come «caccia al più piccolo mattoncino del mondo»), nel quale era contenuta l’idea originaria dell’autore, non tanto di ripercorrere lo sviluppo storico delle concezioni scientifiche sull’atomo, quanto di guidare il lettore a comprendere un po’ alla volta com’è fatta la struttura intima della materia, così come un po’ alla volta l’hanno compreso gli scienziati. E forse ci voleva proprio un non scienziato, un pubblicista freelance di pura formazione letteraria e teologica, ma con una mente «tedesca», per riuscire in questa non semplice impresa. Che ci sembra molto ben riuscita, perché le spiegazioni sono semplici, ma non semplicistiche, lo stile è piano ma non sciatto, gli schemi sono elementari, ma ben comprensibili, il linguaggio è qualitativo, ma non fa per niente sentire la mancanza delle formule matematiche (quasi completamente assenti, in tutti i paragrafi, salvo qualcuna semplicissima).
Per dare solo a grandissime linee un’idea dei contenuti del libro diciamo che l’autore comincia a spiegare come fra Settecento e Ottocento la chimica abbia messo un po’ di ordine nel caos delle sostanze, ma come la scoperta della radioattività abbia di nuovo sconvolto quanto sembrava si fosse capito; ripercorre le scoperte sul nucleo dell’atomo a partire dagli esperimenti di Rutherford; spiega come sono formati i nuclei degli elementi, dai più leggeri ai più pesanti, cosa sono gli isotopi e come corrispondentemente sono fatti i gusci elettronici degli atomi, con i loro complessi orbitali; spiega la doppia natura, ondulatoria e corpuscolare della luce; parla di quanti e di meccanica quantistica; spiega l’equivalenza fra massa ed energia; spiega la fissione e fusione nucleare; spiega come i fisici della seconda metà del Novecento hanno potuto indagare, con acceleratori di particelle sempre più potenti, la struttura interna di quelle che sembravano particelle elementari; e conclude illustrando perché oggi i fisici stiano dando la caccia al bosone di Higgs.
Certo, su alcuni argomenti di grande attualità il libro sconta il fatto di essere stato scritto una decina di anni fa, per cui non è aggiornatissimo sugli ultimi progressi nel campo della fusione nucleare, delle nanotecnologie e dei grandi acceleratori, quali il LHC del CERN di Ginevra. Ma la ricchezza in generale delle sue spiegazioni e del suo percorso, ci sembra che non soffra particolarmente di queste piccole mancanze; bene quindi ha fatto l’editore Salani a rieditare il libro quest’anno.
In conclusione, se in fisica e in matematica vi sentite una «nonna», ma volete capire senza troppa fatica quello che non avete mai osato chiedere sull’intima struttura della materia, questo è il libro che fa per voi. Ma se anche siete un insegnante di materie scientifiche, e dovreste quindi sapere perfettamente come si fa a spiegare l’atomo ai vostri giovani allievi o anche ai vostri colleghi laureati in lettere o filosofia, la consultazione di questo agile (e per giunta poco costoso) testo vi potrà dare molti suggerimenti su come svolgere al meglio questo compito.



Gianluca Lapini
(Ingegnere aeronautico. Ex-ricercatore presso CISE e CESI Ricerca S.p.A.)

© Pubblicato sul n° 43 di Emmeciquadro


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