Claire Watts

I cervelloni.
L’esplosivo libro della Scienza

Editoriale Scienza – Trieste 2011 

Pagine 62 – Euro 19,90

Nella quarta di copertina – da leggere e osservare con attenzione come ogni pagina di questo libro – una frase ne riassume sinteticamente le caratteristiche: «Una pazza esplosione di scienza serissima!».
È un libro dedicato ai ragazzi, dai nove anni in su secondo l’editore, mentre a nostro parere può essere più utile ai ragazzi della secondaria per la complessità con cui è strutturato.
Infatti, può essere accattivante anche per un bambino «esplorare» il mondo della scienza guidato da omini fantastici, i cosiddetti «Cervelloni» (non un aggettivo, ma un marchio registrato di Lisa Swerling e Ralph Lazar che illustrano il testo), e decifrare/decodificare le illustrazioni che letteralmente «riempiono» le pagine appaiate (pari-dispari) dedicate ai vari argomenti. Tuttavia, le informazioni fornite chiedono una lettura non affrettata: in genere sono corrette dal punto di vista scientifico, cosa rara al giorno d’oggi in cui per semplificare spesso si snatura il contenuto, e usano un linguaggio specifico adeguato.
Alcuni titoli per esemplificare l’indice. Un’interessante apertura di tipo generale, Che cos’è la scienza? (pagine 8-9) che getta uno sguardo sulle aree portanti della ricerca scientifica, poi argomenti specifici tra cui: I mattoncini (10-11), La tavola periodica (12-13), Energia infinita (30-31), Oltre l’arcobaleno (38-39), Tutto è relativo (44-45), per tornare, verso la fine ad altri temi generali come Idee nella storia (54-55) e La scienza futura (56-57). Chiudono il libro un Glossario (58-59) e un Indice analitico (60-61).
In sostanza, ogni due pagine viene sviluppato un argomento di chimica o di fisica utilizzando ogni volta una nuova strutturazione grafica (più o meno riuscita); le informazioni sono in blocchetti «autonomi» di testo posti in tutti gli «angoli» liberi, accanto a illustrazioni descrittive, ma non sempre. In questo modo lo scritto non ha un «percorso» di lettura, ma viene «consumato» in modo parcellizzato – modalità che i ragazzi usano spesso, ma che non sempre aiuta a ragionare.
A completare la struttura delle pagine appaiate intervengono i cervelloni, omini rivestiti completamente da una tuta colorata – a volte completata da un camice bianco da laboratorio – da cui emerge solo la faccia bianchissima. Sono tra i cinquanta e i cento per ogni argomento, impegnati in attività generalmente correlate al contenuto sviluppato. Per avere un’idea della funzione «ermeneutica» e «ironica» dei cervelloni confrontate le pagine 1-2 (in cui alcuni di loro appollaiati su una scala e su una impalcatura sospesa si apprestano a scrivere su una lavagna pulita) e le pagine 62-63 in cui la lavagna è scritta e la pagina è arricchita da disegni relativi a molti degli argomenti esplorati, nonché la quarta di copertina in cui si documenta qualche sorpresa «esplosiva».
Resta da notare che alcuni argomenti, per esempio Tutto è relativo (44-45) e Chimica elettrica (52-53) ci sembrano proprio «troppo» ostici, anche per ragazzi grandi e che nella realtà il primo impatto scientifico con il mondo non è con gli atomi ma con oggetti e fenomeni direttamente percepibili.
Compare purtroppo solo alla fine qualche riferimento alla storia della scienza e al futuro della ricerca – aspetti che si sarebbero potuti valorizzare per dare più concretezza al concetto di scoperta.
Infine una domanda al revisore scientifico dell’edizione italiana (Carolina Cantoni): nella carrellata storica sulle idee della scienza (Idee nella storia, 54-55) non ho trovato cenni a Galileo Galilei; una lacuna che in edizioni successive sarebbe opportuno colmare.



Recensione di Maria Cristina Speciani
(Caporedattore di Emmeciquadro, già docente di Scienze Naturali nei licei, autore di libri di testo per la scuola superiore)

© Pubblicato sul n° 45 di Emmeciquadro


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