Alberto Strumia è professore ordinario di Fisica Matematica all’Università di Bari, docente di Logica e Filosofia della Scienza presso lo Studio Filosofico Domenicano di Bologna e collabora al Portale di Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede.
Questo saggio offre spunti per un lavoro teso sia alla difesa delle ragioni della scienza, sia, in modo simmetrico come l’autore sottolinea, alla «difesa della ragione stessa da parte della scienza». Sviluppa un percorso essenziale, ma sistematico, che ha sicuramente una valenza di tipo formativo sul piano culturale per docenti di filosofia e di discipline scientifiche, ma anche per studenti universitari.
Partendo da un assunto, ritenuto un dato esperienziale, che cioè «ci troviamo in un momento storico in cui il fondamento della razionalità che sta alla base della cultura è il relativismo», propone un lavoro pratico e teorico, secondo un metodo ben definito (il metodo dell’enciclica Fides et ratio) e con punti di riferimento chiari, un lavoro per rispondere alla necessità di riappropriarsi di «un modo sano di pensare» attraverso «il confronto con il pensiero scientifico» e «la valutazione del cammino che esso ha compiuto e delle istanze che oggi manifesta». Da qui il titolo del saggio.
Se da un lato può oggi sembrare che la razionalità scientifica sia l’ultimo baluardo di una razionalità forte, almeno tra chi è scienziato di mestiere, dall’altro le scienze, considerate come forme diverse di conoscenza, da anni si scontrano con «la necessità di fondamenti che garantiscano loro la stessa possibilità di esistere e di progredire» proprio in quanto scienze.
Un terreno di riflessione e di ricerca nuovo, ma necessario, su cui l’autore invita ad avventurarsi in modo serio, suggerendo un metodo di indagine rigoroso, che egli segue nella stesura del saggio stesso che si articola in capitoli: Esame di alcuni testi del Magistero della Chiesa, in quanto il Magistero ribadisce «i principi fondamentali per un genuino rinnovamento del pensiero filosofico, indicando anche concreti percorsi da seguire [Fides et ratio, n. 57]». Epistemologia e mutamenti nelle concezioni della scienza. Aspetti della riflessione epistemologica del XX secolo. Emergenza della complessità: il tutto e le parti, che si articola in due paragrafi, il primo analizza il problema dal punto di vista del tutto nei diversi ambiti disciplinari: fisica, chimica, biologia, informatica, matematica; il secondo affronta la dinamica dei sistemi aperti, vedendo il problema dal punto di vista della parte.
Il percorso molto articolato e di non facile lettura, anzi più propriamente un percorso di studio, vuole essere una via iniziale per «uscire dal vicolo cieco del soggettivismo per ritrovare una fondazione oggettiva delle scienze e restituire ad esse un rapporto con la verità», riconoscendo che, attraverso «il problema dei fondamenti e quello delle strutture complesse, nei più diversi ambiti delle scienze», sembra potersi riaprire «uno spazio teorico per l’analogia […] come condizione inevitabile per la prosecuzione» proprio del lavoro scientifico stesso.
Segnaliamo che l’autore ha affrontato queste problematiche per i lettori di Emmeciquadro in tre articoli pubblicati sul n° 05 – Aprile 1999 – La crisi del Riduzionismo. Analogia e Astrazione nelle Scienze – sul n° 06 – Agosto 1999 – Verso una Teoria dell’Analogia. Analogia e Astrazione nelle Scienze – e sul n° 07 – Dicembre 1999 – Astrazione e Scienze Cognitive. Analogia e Astrazione nelle Scienze -.
Chiudono il saggio una bibliografia molto essenziale e in appendice il Discorso di Giovanni Paolo II a Colonia, del 15 novembre 1998, di cui l’autore conduce un esame puntuale nel primo capitolo.
Alberto Strumia
Le scienze e la pienezza della razionalità
Cantagalli – Siena 2003
Pag. 181 – Euro 10,00
Recensione di Maria Elisa Bergamaschini
(Già insegnante di Fisica e Laboratorio nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado. E’ autore di libri di testo e membro della Redazione della Rivista Emmeciquadro)
© Pubblicato sul n° 48 di Emmeciquadro