Tutti i contributi raccolti nel quaderno Atti del Seminario 2011 dell’Associazione Ma.Pe.S (Matematica – Pensiero – Esperienza) costituiscono un materiale prezioso per chi, insegnanti e genitori, abbia a cuore, prima ancora dell’apprendimento efficace dei bambini, lo sviluppo integrale della loro ragione.
Si parla di geometria, dunque di uno dei territori privilegiati del pensiero razionale, nella nostra cultura occidentale, erede del pensiero greco. Eppure, nel vissuto scolastico della maggioranza delle persone, purtroppo, la geometria non è associata al pensiero, ma a schemi linguistici e concettuali spesso sgraditi, lontani dall’esperienza, e memorizzati a fatica.
Che occasione sprecata, da ogni punto di vista, didattico, formativo, culturale. Nel Seminario del 2011 è stata formulata una proposta antitetica, un modo di insegnare, e quindi di imparare, radicato nell’esperienza, capace di attivare i bambini, che si rivela anche efficace e produttivo.
Dal punto di vista teorico, sono offerte articolate riflessioni sulla costituzione e lo sviluppo del pensiero geometrico e sull’insegnamento della geometria, nell’intervento di Raffaella Manara, Perché la Geometria, completate nel testo finale di Anna Paola Longo da una esauriente proposta di percorso di contenuti sui cinque anni, inserita in precise categorie di metodo.
Un docente può dunque trovare fondate indicazioni su perché, come e quando insegnare la geometria nella scuola primaria, e può diventare più consapevole che tale ramo della matematica, spesso considerato di secondo piano rispetto all’aritmetica, e purtroppo non sempre familiare e gradito ai docenti, offre una vera miniera di possibilità didattiche.
Potrebbero però non bastare le affermazioni e le indicazioni per incoraggiare chi non ha provato ad addentrarsi più a fondo nell’esperienza della geometria.
Ecco allora l’importanza delle quattro narrazioni di esperienze didattiche, veramente avvincenti e convincenti per la ricchezza degli spunti e l’entusiasmo della descrizione. Tutte le insegnanti che ne sono protagoniste – e molte altre potrebbero aggiungersi – testimoniano dell’apertura, dell’interesse, della capacità di elaborazione concettuale che i bambini manifestano quando si entra nel mondo della geometria, e vi si cammina nel modo adeguato. Le esperienze descritte, infatti, sono ben lontane dall’angusto recinto delle formule e delle definizioni considerate «rigorose», ma imposte ai bambini senza preoccuparsi di intercettare il loro mondo concettuale e la loro esperienza.
Vi si respira, invece, la ricca dinamica della «reinvenzione guidata» che abbiamo incontrato nell’insegnamento di Hans Freudenthal, conosciuto, da molte insegnanti, attraverso il rapporto con Carlo Felice Manara, vero maestro della matematica e della sua didattica, come ricorda un contributo di Adriana Davoli.
Il quaderno può essere richiesto scrivendo al seguente indirizzo: [email protected]
Anna Paola Longo (a cura di)
Insegnare e Imparare Geometria nella Scuola Primaria: una questione di Conoscenza ed Esperienza
Quaderno dell’Associazione Ma. P. Es. – Milano 2012
Recensione di Andrea Gorini
(Docente di Matematica e Scienze alla Scuola secondaria di primo grado Fondazione “San GirolamoEmiliani” di Corbetta (Milano))
© Pubblicato sul n° 49 di Emmeciquadro